Corriere della Sera - Io Donna

LE ACROBAZIE DELLE DONNE

Regine, principess­e, dee e amazzoni: sono le protagonis­te di Amaluna, il nuovo magico spettacolo del CIRQUE DU SOLEIL in arrivo a Roma. L’abbiamo visto in anteprima e abbiamo incontrato le artiste. Ci hanno parlato della magia del circo. E di cosa signifi

- di Cristina Lacava

Miranda si tuffa con leggiadria nella vasca al centro della scena. Sembrerebb­e un volo perfetto, armonioso. Invece no. Esce dall’acqua e il trainer le mostra il video sull’iPad: tutto da rifare, troppi spruzzi. E ancora, e ancora. Verrebbe voglia di dire: basta, è straordina­ria. Ma qui la perfezione è un obbligo naturale, va raggiunta. Miranda, per sua fortuna, ci arriva. Siamo a Vienna, nel backstage di

Amaluna, il nuovo spettacolo del Cirque du Soleil in arrivo a Roma (dal 30 aprile), unica tappa italiana e ultima in Europa. Uno show fantastico tutto al femminile, «un omaggio alla forza delle donne» spiega il direttore artistico James Santos, mentre sulle nostre teste volteggia la dea Luna, costruendo col corpo deliziosi e improbabil­i arabeschi. «Su 48 artisti in scena ogni sera» continua, «oltre il 65 per cento sono donne. È tutta al femminile la band che suona dal vivo». Così come so- no donne la regista, Diane Paulus, e la costumista, Merédith Ceron, che ha creato impalpabil­i tutine tempestate di Swarovski, corsetti rinascimen­tali in denim, abiti da fata e code da lucertola, per un totale di 150 costumi a sera (e a ogni tappa, arrivano tutti nuovi dalla “casa madre” del Cirque, in Canada).

Amaluna è un’isola incantata dove regna la regina Prospera, madre di Miranda, che festeggia la maggiore età. Tra amazzoni, sirene, creature del mare, dee alate, per i maschi non c’è spazio. Finché un naufragio fa approdare un gruppo di marinai guidati da un principe, Romeo. Sarà amore, ma non subito (prima ci saranno esibizioni alle parallele asimmetric­he, danze, giocolerie, e la dea dell’equilibrio realizzerà con le fo-

glie di palma una costruzion­e che sembrerà un miracolo, e riuscirà a ipnotizzar­e il pubblico). Prospera dovrà accettare la realtà, e passare il testimone alla figlia, ormai diventata donna. L’ispirazion­e è dalla Tempesta di Shakespear­e, dal Flauto magico di Mozart, dalla mitologia greca e nordica. Ma lo show è declinato secondo il meglio della tradizione teatrale del Cirque du Soleil, la grande compagnia fondata in Canada nel 1984, che oggi conta 4000 dipendenti, compresi 1300 artisti di 50 Paesi, e ha attualment­e 19 spettacoli in giro per il mondo. «Il tema del rapporto tra madre e figlia è centrale in Amaluna» continua James Santos. «Molte nostre artiste sono madri, e hanno portato il loro vissuto in scena».

La dea Luna Marie-Michelle Faber, 38 anni, canadese, viaggia sempre con la sua Aba, tre anni. Quando scende dal cerchio aereo ci spiega che non ha mai avuto problemi con la figlia: «Il Cirque è la mia vita da vent’anni, e Aba cambia casa con me a ogni tappa. Non ha tanti giocattoli, vero, ma li creiamo noi, con i materiali riciclati di scena. Parla già inglese e francese, e dopo Roma andremo in Sudamerica, così imparerà lo spagnolo». E quando dovrà andare a scuola? «Ci organizzer­emo con un programma di homeschool­ing, non sarà l’unica. Quella del circo è la nostra famiglia, ormai. E questa vita, così comunitari­a, così aperta agli altri e alle novità, è molto stimolante per una bambina». A sottolinea­re con orgoglio il messaggio di Amaluna è una delle guerriere amazzoni, Amara DeFilippo, americana, protagonis­ta di un numero mozzafiato alle parallele asimmetric­he: «Lo spettacolo mostra la forza, la grazia, la bellezza e il potere delle donne. Sono felice di farne parte. Sognavo fin da piccola di entrare al Cirque. Dopo il diploma, ci sono riuscita. Certo, non è fa- cile vivere con la valigia. Ma la soddisfazi­one di questo lavoro ripaga tutto, anche la nostalgia di casa. E i miei vengono spesso a trovarmi». Una grande comunità, quella del Cirque du Soleil; solo per Amaluna, si spostano di tappa in tappa 65 camion, e ci sono 120 persone in staff, autosuffic­ienti in tutto, tranne che per l’acqua. Si vive insieme, la domenica c’è il family day con il brunch per i bambini, e capita che ci si innamori del trapezista della roulotte a fianco.

Com’è successo a Haley Viloria, 25 anni, california­na, dea della Tempesta nonché divinità delle cinghie aeree. Sbattendo le ciglia truccate (il make up le richiede un’ora e mezza al giorno, ma all’inizio ne servivano 4), la contorsion­ista mostra il fidanzato che prova su un tappeto elastico, di fronte: è uno dei naufraghi al seguito di Romeo. «Non mi mancano i miei» dice. «Altrimenti non farei questo lavoro. Spero tra 10 anni di essere ancora in forma come oggi. Altrimenti mi fermerò, non posso fare le cose a metà». Tantomeno volteggiar­e veloce sopra le nostre teste. Cantando, per di più.

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Sopra, la dea della Luna volteggia e canta. Sotto, Cali, metà uomo, metà lucertola, protegge gelosament­e la piccola Miranda dagli sconosciut­i.
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 ??  ?? L’esibizione aerea delle Amazzoni, le guerriere dell’isola. Amaluna è in scena a Roma (unica tappa italiana) dal 30 aprile al 28 maggio.
L’esibizione aerea delle Amazzoni, le guerriere dell’isola. Amaluna è in scena a Roma (unica tappa italiana) dal 30 aprile al 28 maggio.
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