Corriere della Sera - Io Donna
SONO UNA MADRE IMPERFETTA
Fuori dalla scuola è l’unica a non aver portato la merenda. Però poi recupera invitando figlia e amichetti in pasticceria. “Meglio inadeguata che irraggiungibile” sostiene la protagonista di FORTUNATA, unico film italiano in selezione ufficiale al Festival. Un personaggio da cui non riesce a staccarsi, “in un momento in cui si è squadernato tutto”. In attesa che anche questa separazione produca una nuova forma di vita
L anuova casadi Jasmine Trinca (che poi nuova non è, ma ci torneremo su) è un puzzle di simboli e rimandi. Su una poltrona è poggiato un cuscino su cui campeggia il faccione di Freud, ricamato a punto croce. L’ha fatto lei? ( Ride) Pensi che da piccola ricamavo. Bambi, però, nonFreud. Elsa(lafiglia, 8anni, ndr) ora lo chiama familiarmente Sigmund. Ce l’ho quasi fattaachiudere… L’analisi? Essere tornata a vivere nella casa dove è cresciutanonè il segno più evidente della chiusura del cerchio? Ho recuperato il passato, l’ ho rielaborato. Questo è il monolocale dove sono cresciuta con miamadre, ma allo stesso tempononèpiùlo stesso. Ho acquistato l’appartamento della vicina e li houniti. E oranel soppalcodoveuna volta c’era ilmio letto dorme Elsa. Passato e futuro… Nonsto né nel passato né nel futuro che è una dimensione che non riesco proprio a mettere a fuoco. Per natura, per gli studi che ho fatto (ar che ologia,ndr)st arei più nel passato. La casa è un vero passaggio terapeutico, oltre che un sogno d’infanzia. Quando ero piccola c’era questa signora, una vicina di 100 anni, mi sembrava già vecchissima allora, e io sognavo di avere una casa un po’ più grande e di comprare la sua. Adesso vorrei anche annettere il piano di sopra, ma ho già fatto un crac finanziario serio per prendere questa. Faccia un filmoneamericano e la compri. Ouna serie tv, che ogni tantomi hannopure proposto. È in Fortunata, il film di Sergio Castellitto, però. L’unico italiano in selezione ufficiale al Festival di Cann es. Ha visto che trasformazione ?( indicai capelli,
ndr).Pr ima di iniziare agira remi hanno chiesto di cambiare il colore. Cosa che non avevo mai fattonellavita. Sono passatimesi. Ancora sta dentro il personaggio? In che stagione siamo? L’abbiamo girato d’estate… Ci vuole una transizione. Non sono
“Ogni tanto fantastico su idee di film. Io parlerei all’infinito di smanie di crescita, turbamenti, ma ormai sono rimasta solo ioa35anni fissata con queste cose…”
ancora pronta permollare Fortunata, un po’ me la tengo anche nel modo di parlare. Questo biondo lodevi proprio interpretare, nonè miele, non è morbido. Si era aperta una gara sul set sulla somiglianza. Io speravodicesser oKristenStew art. Anche lei è bicolore ed è cool. Ma alla fine ha prevalso Donatella Rettore. Qualcuno ha azzardato Enzo Paolo Turchi. Ci vuole un nuovo personaggio per scacciare quello vecchio? Ancora non è arrivato. E poi speravo di dover girare qualche raccordo per non mollarla Fortunata. Sergio mi aveva detto :« Non fare niente, non tagliare i capelli, non cambiare ». E io l’ho presa come una speranza.
Non è la prima volta che le chiedono di interpretare unamadre. Lei, così ragazzina…
Malemiesonomadri atipiche. Fortunataèun po’ una disgraziata, combatte contro la fatica divivere. Lacosachepiùmipiace inunamadre è che siabuona, unaqualità chenon è innata, siimparafacendo. L’idealizzazionedella madrenonmihamaiconvinto, anzimi terrorizzal’ideadiunafiguraieratica, irraggiungibile. Preferisco la denuncia dell’inadeguatezza, purchésiainbuona fede.
Manonsi stasvalutandotroppo?
Ma no, sono pure brava, però fuori da scuola vedo lemadri conlamerenda. Ionon ce l’ho, ma recupero dopo.
La porta in pasticceria?
Forseèperquestochestosimpaticaagliamici diElsa. Nonc’èdistanza tramee loro.
Infatti sièinfortunata(JasmineTrincaciha accolto con un curioso collarino con pompetta, fornito-assicura- dalfisioterapista).
C’è questo grande amichetto di Elsa che ama tutti gli sport che piacevano a me da ragazzina, di cui Elsa invece non vuole sapere. E quando lo vedomi sfogo. Ma non ho più il fisico. Lamiadivinitàè il dottorGibaud.
Haancheuntutorealpolsoezoppica.
Il piede l’ho storto durante le riprese. Avevamoriferimentialti, laMagnanidiMammaRoma. Nelfilmc’èunmomentoincuiio, disperata, inizio a correre su zeppe altissime. Prima accentuo il movimento, la caduta, poi siccome ho problemi di legamenti, cado sul serio. Equello è il ciak che hanno tenuto nel film.
Sempre piùMagnani.
Una distorsione che ha bloccato il filmper qualche giorno. MargaretMazzantini, quando mi sono fattamale, mi ha detto: «Prima di una grandeprova si è sempre fragili». Ilpolso l’ho distorto stendendo i panni: meno eroico.
A proposito dei ruoli e delle stagioni della vita, ricorda cosa si diceva in Il club delle
prime mogli? Per un’attrice ci sono solo tre stagioni: bellona, procuratore distrettuale e a-spasso-con-Daisy. Lei inche faseè?
Ah, mi piace da pazzi questa parabola. Non quella noia, moglie, madre, forse posso sperare in ruoli da detective autolesionista per il futuro. Ognitantofantasticosuideedifilm. Io parlerei all’infinito di smanie di crescita, turbamenti, ma ormai sono rimasta solo io a 35 anni fissata con queste cose.
Guardicheci turbiamo tuttalavita.
Prenda questa casa. Il passato l’abbiamo vissuto, lo stiamo integrando. Magari il futuro sarà ilpiano di sopra con la scala a chiocciola. Il presente è questo, anche un po’ disordinato. La separazione dal padre dimia figlia nonèunarottura, è solounaconseguenzadi unmomento in cui con la nascita di Elsa, la mortedimiamadre, si è squadernato tutto. E laseparazione, anchesedolorosa, poiproduce un’altra forma di vita, di vicinanza. Però per rimettere insieme le pagine, pur tenendo tutto conme, bisogna creare un altro ordine. L’arrivo di Elsa ha permesso di fare un passaggio successivo, ladonnachesonooranon è solo il prodotto di perdite, ma soprattuttodi un grande guadagno.
“Come riferimento avevamo laMagnani di MammaRoma. C’è una scena in cui corro su zeppe altissime. Il ciak in cui cado EBWWFSP Ã RVFMMP DIF Ã SJNBTUP OFM MNp