Corriere della Sera - Io Donna
MATTONELLE D’AMORE
In casa ne hanno una con inciso il loro “patto” di coppia, per “leggerla ogni giorno”. E oggi, dopo due figli, diversi film per lui e un periodo di pausa per lei, tornano a recitare insieme a teatro con la storia di una PASSIONE TORMENTATA. Che li fa disc
A teatro raccontanolapassione disperata e pazza tra Dino Campana e Sibilla Aleramo. Nella vita si sono scelti con amore e pragmatismo: dopo un periodo di “relazioni compulsive” per entrambi, al primo incontrohanno capito che sarebbe stato un nuovo inizio. VinicioMarchioni eMilena Mancinihannoduebambinidi5e4 anni, MarcoeMarcello, e lavorano insieme. Con rispetto, difesa degli spazi e dei tempi di ciascuno. Nonè facile, peruna coppiadi attori, essereentrambi inscenaquandosihannoduefigli piccoli. E infattiMilena sièpresaqualcheannodipausaper crescerli, dice. Oraètornata. EVinicio, cheavevascrittoedirettoLapiù lungaora. Ricordi diDinoCampana poeta, pazzo come un monologo, l’ha ripreso inserendo il personaggiodi SibillaAleramo(al teatroPiccolo Eliseo di Roma fino al 21maggio), interpretatodallamoglie. Perché questo adattamento? Vinicio Senza Sibillamancavauna tessera importantenelpuzzlediDino Campana, il poeta dei Canti Orficicheèriuscitoasopravvivereper 14 anni tra le mura di un manicomio. L’amore con Sibilla Aleramo, continuato con un carteggio fittissimo quando lui è stato rinchiuso, è parte integrante di questa storia.
Milena Vogliamo invitare il pubblico a trovare il tempo per scrivere. Lasceremofoglibianchiepenne, ognuno potrà esprimersi. Unabuonaidea. MaperCampana ilcarteggiononèstatoterapeutico. V. Eraunamoremalato. AldaMerini diceva che entrambi erano inna-
moratidel loro dolore. Sibillanon è mai andata inmanicomio. Così come rifiutava ogni contatto con sua madre, rinchiusa dopo un tentato suicidio. Su di lei pesava un passato durissimo: era stata violentata a 15 anni dall’uomo che sarebbe stata costretta a sposare. Quando ha incontrato Dino, nel 1916, aveva 40 anni: lui l’ha picchiata, per gelosia. El’istintol’haspintaasalvarsi. Questo amore senza via d’uscita nonviha turbato? M. Volevamosemplicementerendere loro omaggio. Dino e Sibilla han-
notrasformato il doloreinpoesia. Sieteinsiemeinscenaeacasa. Non è troppo? V. No. La simbiosi funziona, sennò saremmo masochisti. C’è un progetto comune. Oltre a “io e te” c’è il “noi”, che è più forte degli egoismi e delleesigenzepersonali. Discussioni?
V. Forse abbiamo trovato gli incastri giusti per le rispettive nevrosi!. Ci divertiamo. In genere apriamo il dibattito alle due di notte, quando i bambini dormono. Prima di iniziare, chiariamo in quale ruolo siamo: parla il padre, il regista o lo sconosciuto con cui fare sesso? Chi è ilpiùcreativo? V. Lei. Io ho bisogno di sviscerare i problemi, fare brainstorming, mettermiindiscussione. Sonounprecisino. Intanto lei cura le scene e i costumi, scrive il comunicato stampa e prepara damangiare.
Milena, perché si è fermata dopo essere diventatamadre?
M. Non è stata una rinuncia. Io e Vinicio abbiamo deciso insieme di avere figli. Bisogna esserne consapevoli, non puoi farli e mollarli alle tate. Per Vinicio quello era unmomentoimportante, èstatogiustocosì. Benvenganolepause, seservono ad avere uno spessore diverso.
V. Dal 2009, con 20 sigarette e la serieRomanzocriminale, nonmisono più fermato. Mentre lamia carriera decollava, miamoglie stava a casa a cambiare i pannolini. Cercavo di trattenere la gioia, per non ferirla, e Milena mi diceva: facciamo festa in due, arriverà ilmomentoancheper me. Ora lavoriamo insieme e separatamente: io ho appena finito le ripresedi Ilcontagio, dal librodiWalter Siti; lei La terra dell’abbastanza, di Fabio eDamianoD’Innocenzo. Duefigliadistanzadiunanno. Sie-
te statimolto coraggiosi. M. Vista laprimatarantella, hodetto: amore, o ne facciamo subito un altroolafiniamoqua. Quandovi sieteincontrati, eravate già “rodati”. Lei, Vinicio, dopo un primomatrimonionon si è negato niente. Elei, Milena? M. Anch’io non ero una santarellina! Eppure, quando ci siamo conosciuti - al provino per la seconda stagione di Romanzo criminale - ho intuito subito che non era una storia da una notte. Ho avuto paura. E misonofattaaspettareperunmese.
V. Però abbiamo recuperato: dopo pochesettimanevivevamoinsieme.
M. Anche perché ho subito preteso chiarezza da lui. Cioè, vi sietedetti tutto?
M. Sì. Lamattinadopolanostraprimanotte insieme, siamoandatiper ilbrunchinunlocale. Sui tavoli c’erano delle tovagliette di carta. Ho chiesto due penne e ho detto: ora io facciol’elencodellemie “sperimentazioni”, tufaiiltuo. Nonmiinteressa sapere se lei era bionda o mora, ma su quali fondamenta vogliamo costruire la nostra casa.
V. Quel giornomi ha chiesto: ti preparolavitaoti preparoilcaffè?
M. Questa frase l’ho incisa su una mattonella, la leggo ogni giorno. Oggi, comecoppia, vibastate? V. Milena nonmi bastamai, la voglio sempre di più. In questi anni è piùil tempoincuinoncisiamovisti del contrario. Una volta leiportava suamoglie in giro inmoto. Lo fa ancora? V. No. Da quando ho due figli, ho scopertodinonessereuncentauro. M. Io invece adoro andare in moto. V. Infatti gliela regalerò. Da cross, però. Capito? La veramatta è lei. Vinicio, sembra molto rilassato: la sua balbuzie è quasi scomparsa. V. Hoimparatoaconviverci, inscena succede ilmiracolo. Ma è vero, è diminuita.
M. Al primo incontro gli ho chiesto: ma balbetti o no? E lui: si vede che contesono tranquillo. Progetti comuni?
V. Zio Vanja a teatro. Farò la regia e saròinscena. Ci saràancheMilena, bravaeperfettaper il ruolo.
Quando si sono conosciuti, hanno scritto sulle tovagliette di carta l’elenco delle loro “sperimentazioni” amorose. Per capire, dice lei, su quali fondamenta costruire la loro nuova casa