Corriere della Sera - Io Donna
SERGIO MÚÑIZ
Una volta c’erano i successi in tv (con tanto di vittoria all’Isola). Ora invece preferisce il palcoscenico, dove sceglie ruoli meno scontati. Come quello del (potenziale) papà inMAMMAMIA! Per il resto è tutto casa, chitarra e disegno. Il fisico? Niente palestra, mayoga, surf. E un po’ di “struscio”
Il fisico statuario ce l’ha, e sa di essere bello. Ma le sue scelte professionali sono chiare: basta con il ruolo di seduttore che gli è stato cucito addosso dopo la vittoria all’Isola dei famo
si nel 2004. Per SergioMúñiz l’ultimasfida, adesso, è interpretare, nella nuova versione diMammamia! chedebuttail 7 luglioaOstia antica, il ruoloche fudiColinFirth: ilgay. Bisogna attendersi svenimenti delle fan? Ma no, perché? Io non sono gay, ma è questione di gusti, a qualcuno piacciono le donne, ad altri gli uomini. Interpreto volentieri un gay. Nel mio lavoro cerco personaggi non scontati, imprevedibili. E il teatrome ne offre la possibilità. Ineffetti lei fa teatro, più che cinemao tv. Una scelta? Sì, anche se naturalmente si guadagnamenoesifaticadipiù, ma è la cosa giusta perme. Il cinema e la tv nonmi offrivano possibilità di crescere. Efinora le mie commedie sono andate benissimo. InMammamia! perònonsi limita arecitare. Èunmusical. Suonola chitarra, compongo e canto da vent’anni, anche se non sono un musicista. Ma il musical è una bella sfida. EamogliAbba. Ma come fa una persona timida come lei a salire sul palco? Recitaremi dà la possibilità di giocare con le parti, di interpretare personaggimoltodiversidame. Per un timido è una grande possibilità. Come sceglie i ruoli? Cerco di distruggere il ruolodi sex symbolcreatodaimedia inpassato, che nonmi corrisponde. Addirittura! Perché non le piace? Non sono un sex symbol e non lo sono mai stato. Non sono nemme- A scuola andavo male, ma quelli erano anni di transizione per la Spagna, dopo la morte di eranco. Quando poi ho iniziato a fare il modello in Italia, la mia vita è cambiata no romantico. Non regalo fiori, non organizzovacanzeetantomenocene a lume di candela. Le cose o arrivano naturalmente, o non arrivano. A teatro non voglio dare niente per scontato; in Tres ero un gigolò, in Cuori scatenati, un ladro. Oggi è single? Non parlo della mia vita privata. Confermo solo che sono separato daBeatriceBernardin. Conlabellezza, come lamettiamo? Se per me fosse stata importante, avrei continuato a fare il modello. Cercod’ignorarla. Ingenerale è sopravvalutata. Masi terràpure in forma. Quasi perniente. Nonvadoinpalestra, non pratico sport di squadra. Faccioskate, yogaesurf, anchesele onde non sonomolte in Italia. Ho il garage pieno di tavole. LeiènatoaBilbao. Hainiziato a surfare nell’Oceano? No, ho iniziato vent’anni fa in Sudafrica. Canta e suona da vent’anni, surfadavent’anni. Lasuavitahaunprimaeundopo? Sì. Sono cresciuto a Bilbao e facevo il fruttivendolo: scaricavo cassette di frutta con consegna all’ingrosso, all’alba. Ascuola andavomale, ma erano tempi difficili per la Spagna. Sono nato nel 1975, quando è morto il generale Franco. Negli anni seguenti, gli insegnanti sono rimasti gli stessi, mentre i libri di testo stavano cambiando. Epoicos’è successo?
Hoiniziato a fare ilmodelloe sonovenutoaMilano. Erail1995, la mia vita è cambiata. Sono rimasto qua. Emi piace. Laseracosafa, va indiscoteca? Non sonomai stato tipodadiscoteca, ci andavo solo per lavoro, i primi tempi. Sono più uno da 7 calles (lacittàvecchiadiBilbao, ndr): birra, pub, quella è lamiadimensione. Maormai, allamiaetà, nonescoper forzacomeda ragazzo. Haqualche hobby? Il disegno, soprattutto figurativo. Èun bell’uomomanon se ne vanta. È timido, lavora sodo. Avrà pure qualche difetto, non crede? Altro che, ne ho un’enciclopedia! Sono troppo critico con me stesso, sono diffidente e pessimista, ancheperché inpassatomi sonofidato delle persone sbagliate. E sono uno che accumula le tensioni fino a che esplode. Poimene pento. Però ci sto lavorando, conto dimigliorare.