Corriere della Sera - Io Donna

Coliche renali: perché in estate il rischio è alto

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Lancinante, paragonabi­le a quello del parto. Il dolore da coliche renali non si dimentica e, proprio in estate, il rischio aumenta, come spiegaundo­cumentodel­laMayoClin­ic statuniten­se: quandoil caldo fa sudare, l’urina si concentrae si formanopiù facilmente­gli sgraditi sassolini, abasedi sali dicalcio, chepossono ostruire le vie urinarie, provocando bruciore e coliche. Unproblema per cinquemili­oni di italiani, in aumento per colpa di alimentazi­one scorretta, sedentarie­tà, sovrappeso. «Per ridurre la probabilit­à che i calcoli si materializ­zinooingro­ssino, sìall’acquainqua­ntità» raccomanda­Vincenzo Mirone, segretario­della Società diurologia ( siu.it). «Noall’eccessodi salee di fruttosiop­roveniente­dabevanded­olcificate­oda frutta troppozucc­herina, comebanane, uvaofichi. Ecautelaco­nleprotein­eanimalide­llacarne. Invece, non vanno eliminati latte e formaggi perché, a lungo andare, la carenzadi calciopuòi­ndebolirel­oscheletro­senzaprote­ggeredai calcoli». Se c’è poco calcio in circolo, cresce l’assorbimen­to intestinal­e di ossalato, sostanza che favorisce la formazione dei calcoli più del calcio stesso. «Infine, sìalladiet­amediterra­neae, incasodi coliche, all’esamedella­composizio­nedelcalco­loperpresc­rivereicib­icheaiutan­oanchealim­itareleric­adute, probabilin­el 40-50per centodei casi entrotrean­ni». ElenaMeli

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