Corriere della Sera - Io Donna

Versolapar­ità. Finanziari­a

- Cristina Lacava

Se parlate alle donne di investimen­ti a rischio, il flop è certo. Per ottener el’ attenzione, meglio puntare sull’assicurazi­one contro gli infortuni. Qualche speranza( di ascolto) c’ è. «Il problema è proprio questo. Alle donne, il denaro interessa solo dal punto di vista della sicurezza che offre» dice Giovanna Paladino, direttore delMuseo delRisparm­io diTorino. «Ma un eccesso di precauzion­i, nelle operazioni finanziari­e, può avere conseguenz­e negative a lungo termine, soprattutt­o per chi è più debole economicam­ente» aggiunge. Per spiegare a un pubblico femminile che un pizzi codi rischio( consapevol­e e oculato, certo) può aiutare a vivere meglio, la Banca dei Territori di Intesa San paolo ha messo a punto un progetto in partenza a fine giugno in otto città italiane: una serie di workshop mirati( aperti anche alle non clienti della banca) che si svolgerann­o nelle filiali, appena ridisegnat­e come delle piazze contempora­nee. La prima tappaèaRom­a, il 27, mentre la seconda sarà a Saronno, il 5 luglio. I contenuti arriverann­o proprio dal Museo del Risparmio, una struttura unica che nel 2017 festeggiai cinque annidi apertura, e dalla pi atta formaWorkH­er,ch esi occupa di formazione e tutoring per chi vuole tornare o cominciare a mettersi in pista nel mercato del lavoro( info sul calendario su museodelri­sparmio.itesuworkh­er.it). «Vorremmo aiutare le donne a riflettere, soprattutt­o in una fase della vitaincui le scelte possono essere decisive per il futuro personale e della loro famiglia» continua Paladino. «Purtroppo oggi fanno sceltemolt­o prudenti negli investimen­ti e questo può penalizzar­le, perché non c’è rendimento senza rischio. Cerchiamo dispiegare che investire in prodotti poco rischiosi significa incrementa­re meno il patrimonio. Il problema è che proprio le donne, che hanno gli stipendi più bassi e l’ aspettativ­a di vita più lunga degli uomini, e magari hanno anche interrotto la carriera quando i figli erano piccoli, sono le più esposte al pericolo povertà in età avanzata, se i loro investimen­ti hanno rendimenti bassi». Il dibattito è aperto, ma il lavoro è lungo. «C’è un indubbio divario di genere su questi temi, lo vediamo già nei laboratori che teniamo con i bambini alMuseo del Risparmio. Abbiamo difficoltà a coinvolger­e le femmine, ildenarono­nle interessa. Lastradape­r laparità, nell’educazione finanziari­a, è ancora lunga».

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