Corriere della Sera - Io Donna

HONG KONG, 20 ANNI DA SEPARATI IN CASA (CON LA CINA)

Gli inglesi se ne sono andati la notte del 30 giugno 1997. La fine di un epoca. Perché ora qui si parla CANTONESE. E per la prima volta al potere c’è una donna

- Guido Santevecch­i

Gli inglesi, tutto sommato romantici( oltre che perfidi ), ricordano chela notte tra il 30 giugno el ’1 luglio 1997 a Hong Kong non smise ma idi piovere. «Il clima fu molto britannico e il cielo pianse », dicechi partecipò a quell’ appuntamen­to con la Storia: la restituzio­ne di Hong Kong alla Cina, la fine di un’ epoca coloniale cominciata nel 1841, durante la Guerra dell’ Oppio. La gente di Hong Kong ha pianto ancora nell’autunno 2014, maquella volta a causa dei lacrimogen­i lanciati dalla polizia contro i giovani che invocavano elezioni libere e a suffragio universale per il «chief executive», il governator­e. Pechino non ha ceduto, dopo 79 giorni instradai ragazzi si sonori tirati pers finimento. Però oggi chi ef ex e cuti ve perla prima volta è una donna, CarrieLam, 59 anni. Unas ignora alla guida diHongKong: nonera successo neanche durante i 156 anni di dominio britannico. Un fatto ancor più significat­ivo se si considera che nella Repubblica popolare cinese le donne in politica sonominora­nza. L’accordo tra Londra e Pechino per la restituzio­ne di Hong Kong alla Cina, la fine di un’epoca coloniale cominciata nel 1841, durante la Guerra dell’ Oppio vedeva che per 50 anni dopo il 1997 il territorio fosse retto dal principio «Un Paese, DueSistemi»: HongKongfa­parte della Cina, ma il suo sistema politico è semi-democratic­o. Vent’anni dopo i giudici continuano a indossare la parrucca di tradizione britannica e sono indipenden­ti dal potere politico( a Pechino sono funzionari di Partito ); c’èunpiccolo Consiglio legislativ­o eletto dal popolo; stampa non censuratas­is tematicame­nte come in Cina; gli affari prosperano, anche se ai tempi della restituzio­ne Hong Kong valeva il 30 per cento dell’economia cinese, mentre ora il suo peso è sceso al 3 per cento. Si parla meno l’ inglese, perché Londra è lontana e Pechino sempre più decisiva. A Hong Kong però la gente comunenonu­sa il mandarino puro: si parla il cantonese, simbolo anche del nuovo movimento« loca lista» che sogna addirittur­a un’impossibil­e indipenden­za.

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La restituzio­ne di Hong Kong BllB$JnB nFl hB sFgnBto lB nF di un’epoca coloniale cominciata nel 1841, durante laGuerrade­ll’Oppio.

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