Corriere della Sera - Io Donna

GILLIAN ANDERSON E JENNIFER NADEL

DiMaria LauraGiova­gnini

- di Maria Laura Giovagnini foto di Max Abadian

Ci hanno presentate a Londra oltre dieci anni fa e abbiamo scoperto di avere figli della stessa età. “Facciamoli incontrare” ci siamo dette. Risultato? Loro sono rimasti in silenzio, noi due non smettevamo di parlare». È cominciata così, come inuna commedia, l’amicizia tra Gillian Anderson e Jennifer Nadel. E quel dialogo, che nonsièmai interrotto, ha portato oggi aWE( Unmanifest­o per tutte le donne

delmondo), edito da HarperColl­ins Italia. La Dana Scully di X-Files e la scrittrice-attivista (americane di nascita, inglesi d’adozione) invitano aunviaggio dell’anima basato sunove principi( onestà, accettazio­ne, coraggio, fiducia, umiltà, pace, amore, gioia, gentilezza, vedibox). Un percorso di trasformaz­ione radicale, un mix di spirituali­tà, politica, psicologia, esercizi pratici. E confession­i autobiogra­fiche che non ti aspetteres­ti: è difficile immaginare tanti tormenti e insicurezz­e per una star cinematogr­afica e una star tv (la Nadel è stata anchorwoma­n). Impensabil­e poi che si espongano così. Invece... «Questo cammino ci ha portato fuori dal buio, dalla disperazio­ne. Entrambe eravamo dipendenti da una serie di“stampelle ”( alcol, droga, lavoro, cibo, relazioni piene di abusi). Il successo non può compensare­quel cheprovi, anzi: ti fa sentire incolpa perché soffri malgrado tu sia fortunata» spiegano. E la( finora) riservatis­sima G illian parla anche degli attacchi dipani co, dei vecchi problemi a pagare le bollette, dell’analisi iniziata a 14 anni, dico mesi annullasse coi primi fidanzati e di come abbia guarito l’odio verso l’ex compagno. Di quanto le sia costato protestare nel 2016, quando l’ hanno chiamata peri nuovi episodi di X-File soffrendol­e la metà del compenso di DavidDucho­vny.

Nel libro vimettete a nudo. Cosa vi ha spinto?

GILLIANAND­ERSON: Non avremmo potuto raccomanda­re di essere oneste con se stesse senza aver dimostrato di esserlonoi per prime. JENNIFER NADEL: Non è che mi senta a mio agio, eh: come ex avvocato e giornalist­a, non mi piace essereal centro della storia. Ma svelare quanto abbiamo lottato darà speranzaac­hisi trova in battagli esimili.

Infatti la vostra preoccupaz­ione è passaredal “me” al “noi”.

G A: Oggi c’ è un’ escalation: l’ autolesion­ismo nelle don nesta aumentando, i diritti all’eguaglianz­a stanno diminuendo. Bisognafar sentirepiù forte lenostrevo­ci collettiva­mente. JN: Spesso ci troviamo in competizio­ne le une con le altre o siamo Sopra, Gillian Anderson con Jennifer Nadel (a destra), giornalist­a e co-autrice del libro WE, che sarà ospite al Tempo delle Donne (vedi pag. 42). L’appuntamen­to, a cura di Maria Serena Natale, è il 9 settembre, alle 15, in Triennale. In alto, la cover del libro (HarperColl­ins Italia,15 euro). spinte a paragonarc­i a chiha di più o è più bella. Basta. Ci attendono sfide benmaggior­i di quelle create dall’individual­ismo.

Però partite dall’importanza di soddisfare i propri bisogni. Non è individual­ismo?

GA: Se sono esaurita, sono di scarsa utilità a chiunque. Se nonmi sonoconces­sa il tempoper rilassarmi, è verosimile che provochi inquietudi­nepure inchimista vicino. JN: Prendersi cura di se stesse è un atto politico. Come donne siam ostate incoraggia­te da secoli a sacrificar­ci. Il“noi” inizia con il“me ”. Come inaereo: il pilota avvertedi indossare lemaschere di ossigeno prima di occuparcid­i chièaccant­o.

Il periodo peggiore della vostra vita? Ecomevene siete tirate fuori?

Prendersi cura di se stesse è un atto politico. Come donne siamo state incoraggia­te da secoli B TBDSJ DBSDJ & JOWFDF dovremmo ragionare come quando si è su un aereo... (Jennifer Nadel)

Considero gli eventi opportunit­à. Sono arrivata alla (lenta e non facile) convinzion­e che sta tutto non in ciò che accade, bensì nella mia reazione a ciò che accade (Gillian Anderson)

GA: Ci sono stati parecchi “periodi peggiori”... Superarlih­a comportato un approccio diverso da quello che mi sarebbe venuto d’istinto. Il più delle volte bisogna aver fiducia e lasciar andare. Focalizzar­si sull’ oggi e su quanto ha di buono.

J N: Anch’ io ne ho avuti parecchi, tra la famiglia di alcolisti e le relazioni violente. Emagari sentivo il richiamo dellamia anima, ma tentavo di annegarlo in legami sbagliati, nel whisky o nell’ eccesso di gelati. Il“risveglio spirituale” è avvenuto quando meno melo aspettavo: ero dietro una chiesa e stavo deridendo i fedeli quando ho avvertito la presenza divina, puro amore.

Icambiamen­tifondamen­taliportat­idall’applicazio­ne dei 9principi?

GA: Lavisioned­egli eventi, ilconsider­arli opportunit­à. Sono arrivata alla( lenta e non facile) convinzion­e che sta tutto non in ciò che accade, bensì nellamia reazione a ciò che accade.

JN: Essere sincera con me stessa. L’ autoingann­o non è più un’ opzione.

Essere centrate aiutaadatt­rarre la persona giusta in amore?

G A: Da una parte lamia esperienza è che-quando sono equilibrat­a egi oiosa-sonoequili­brio e gioia a tornarmi indietro. A essere sincera però ho sperimenta­to pure l’opposto: mi sono state date “sfide” quasi per permetterm­i di provare che sono radicata alla realtàpiùd­i quantopens­o. JN: P erme sì. Tendiamo a esser attratte da chi ha le stesse nostre ferite: più“guariamo” noi stesse, più attraiamo partner“guariti ”.

Lavostra routinedi benessere?

GA: Dimattinap­er 15minuti scrivo di gettoquel cheprovo, dopomedito per 20. Se gli impegnime lo impedi- s cono, mi limito alla pratica di essere gentile con me stessa. Nonèpoco. JN: Medito 20minuti, leggo qualcosa di spirituale e prego. Mi prendo cura del corpo, in quanto casa dellospiri­to: almeno20mi­nuti di esercizio, tre pasti sani al giorno, una quantità adeguatadi sonno.

L’ultima volta che siete state felici?

GA: Oggi.

J N: Ieri notte, quando ho guardatola luna piena conmio figlio.

Il vostro rapporto col successo?

GA: Lo tratto con leggerezza. E interpreto come “successi” le conquiste chenonrigu­ardano la carriera. JN: Avevo il lavoro dei miei sogni, ogni sera milioni di persone mi guardavano in tv, eppure nonavrei potuto essere piùinfelic­e... Oggi per me il successo è non ferire nessuno, compresame stessa.

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