Corriere della Sera - Io Donna

SONO COSE DELLA VITA

Di Barbara Stefanelli

- Barbara Stefanelli bstefanell­i@corriere.it

Perchéci sono tutti quegli uomini sul palco se l’ avete chiamato Tempo delle Donne ?”. La domand apostata da una lettrice sulla pagina Facebook del Corriere è la domanda. E vorrei provare a offrir equi le ragion idi un’ inchiesta che attraversa damesi gli spazidel giornale e che approderà allaTrienn­ale di Milano venerdì, sabato e domenica prossimi. Arrivate alla quarta edizione della nostra festa-festival, abbiamo pensato - sì - di parlare di uomini alTempo delleDonne. E di farlo conmoltiss­imi uomini. Ci siamo chieste se stiano cambiando i loro pensieri e i loro desideri perché vorremmo intercetta­re i segni di un movimento che accompagna quello delle donne e sul quale tuttavia si riflette molto meno. Quante volte avete letto o sentito di inchieste, reportage, ricerche che inseguono donne giovani e meno giovani per sapere“se riescono a conciliare lavoro e famiglia ”,“come affrontano l’invecchiam­ento”, “quanto hanno sofferto alla scoperta di unamalatti­a”, “se si sentonomad­ri perfette o imperfette”. Agli uomini di solito si fanno altre domande. Si chiede loro come votano, si affrontano questioni globali, magari si indaga sulla loro vita profession­ale. Ma come stiano, che emozioni, paure, fantasmi o sogni abbiano: questo no, queste non sono cose per maschi. Il nostro progetto è stato dunque quel lodi ribaltare lo schema. Di andare a cercare insieme parole nuove. Per nominare i cambiament­i profondi che stiamo affrontand­o, per raccontarl­i e condivider­li, e così forse accelerarl­iunpo’. Paternità, corpo, lavoro, amore, successo, divertimen­to, sesso. Vale tutto, senzapre-visioni o ideologie a fareda recintoagl­i incontri. Ancorauna volta, la nostra unica parola d’ordine sarà libertà. Libertà delle idee. E dei desideri. Per questo ci sono tanti uomini nel nostro pali nsesto-daMika aL iga bue, da Cog netti eD’ Aveni aaPérez-Re verte, da Piero Angela aGregorio Paltrinier­i - e per una volta non parleranno di dove va il mondo come in un vecchio talk show. Ma di dove vorrebbero andare loro. È una scommessa. Che tentiamo nella convinzion­e, radicale, che solo mettendoci accanto costruirem­o un presente migliore.

Agli uomini non si chiede mai come stiano, che emozioni, paure, fantasmi o sogni abbiano. bon la quarta edizione del sempo delle conne ribaltiamo lo schema, per capire i cambiament­i che stiamo affrontand­o. Insieme

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