Corriere della Sera - Io Donna

CHRIS EVANS

Di Alessandra Venezia

- di Alessandra Venezia

Cresciuto a Boston, padrematem­atico e dentista omeopatico, madre direttore di una compagnia teatrale, due sorelle e un fratello, Chris Evans è stato un bambino precoce: ha cominciato a recitare in prima elementare. Disinvolto, entusiasta e sicuro di sé, ha partecipat­o per anni a ogni recita scolastica, per poi passare al teatro locale: del suo repertorio di allora ricorda almeno 21 titoli! A 16 anni si è trasferito a New York, ha trovato un agente e si è iscrittoal­la scuolad’artedram- ma ti cadi Le eS trasb erg: per un ragazzo tanto determinat­o il successo era inevitabil­e. Qualche apparizion­e in tv, alcune piccole parti in film con Scarlett Johansson e Diane Lane, e nel 2005 il colpaccio: il ruolo di Johnny Storm, la Torcia Umana, nei Fantastici Quattro, da uno dei fumetti più popolari della Marvel. Nel 2011 diventa Captain America, personaggi­o che interprete­rà nei 4 film che seguono con un box office globale di 4 miliardi di dollari. Forse, proprio per il suo passato fu orimisura, oggi l’ attore trentacinq­uenne desidera lanciarsi in progetti indipenden­ti. Il suo ultimo film,

Gifted-Il dono del talento (nei cinema dal 1° novembre), è infatti una “piccola” produzione da 7 milioni di dollari (ne ha già incassati 25) in cui lui è Frank, uno scapolo che si prende cura della nipotinaMa­ry di sette anni, orfana eden fantprodig­e. Frank lotta perchècr esca in un ambiente scolastico regolare e non in una scuola per bambini superdotat­i, come vorrebbe invece sua madre. Chris vive col suo caneDodger sulle colline diHollywoo­d e, dopo una relazione di un anno con la collega JennySl ate( sua partner inGift ed ), è nuovamente single. Piacevole conversato­re, amichevole e democratic­o convinto, non si sottrae - come molti suoi colleghi - alle domande dirette sulla politica americana.

Un bel salto, da Captain America all’atmosfera più intima e drammatica di

Gifted.

Ma è il bello dellamia profession­e. E poi io sono incostante per natura. Mi sveglio lamattinai­ncerto sulda far sie i miei interessi cambiano direzione a seconda del vent oche tira.

Che cosa l’ ha conquistat­a nel film?

Il rapporto tra Frank e sua madre (nel film è Lindsay Duncan, ndr), una donna opprimente, chenon lascia spazio né ai figli, né alla nipote. Ilfilminda­ga neldesider­iodi approvazio­neche ognifiglio provanei confronti deigenitor­i, ma è lacapa-

cità di perdonare il tema che mi ha veramente attratto. I sensi di colpa li superi solo conla comprensio­ne e per trovare la felicità devi saperpe rdonare. Gli altri e poi te stesso.

Nel ruolo di Frank fa da padre alla piccolaMar­y, diventando il suo mondo, lasuafamig­lia. Aleipiacer­ebbe costruirse­neuna?

Ho sempre voluto avere dei bambini. Mia sorella ha dei figli e anche tutti i miei amici: adoro averli intorno. Nonc’ènulladi piùbelloch­e osservare i miei nipoti mentre cre-

s cono, cominciano a capire lepri me regole sociali e la natura della condizione umana. Sentire un bambino di sette anni chiedere: «Ma perché ha detto queste cose?», risponderg­li: «Beh, perchément­iva», mi riporta all’infanzia, quando socchiudev­o la porta su una nuova realtà. È in parte per egoismo: vorrei avere dei figli perché ho dimenticat­o troppe cose dellamia vita passa- ta,ri viverle un giorno con loro sarebbe un’ avventura stupenda.

Non la si vedemolto ingiroaHol­lywood. Se avesse un’intera giornata per sé come la passerebbe?

NonaHollyw­ood, probabilme­ntein Massachuse­tts, conlamiafa­miglia. Siamo molto legati e ci divertiamo a fare cose semplici, andare aDisney Worl do al museo della Scienza. Sceglierei una bella giornata a metà ottobre, quando non è ancora freddo, senti l’odore delle foglie che cadono epuoi andare a raccoglier­e lemele. Ioamoquell­erosse, peròsullac­osta orientale non ci sono, quindi opterei per leMacintos­h…

Con un padre dentista non le è mai venuta la tentazione­di scegliere la profession­e medica?

Mio padre è dentista, ma non per scelta. Non sapeva come mettere a frutto, in senso pratico, la sua laurea in matematica, ma è sempre stato affascinat­o dal corpo umano. Di certo non avrebbe mai voluto che seguissi la sua profession­e. Per i denti ho una vera ossessione: li lavo almeno sei volte al giorno e porto con me sempre pastigli et tedi menta e di cannella… detesto l’alitocatti­vo! ( ride).

Ha dichiarato senza mezzi termini la sua opinione sul presidente­Trump. Nonteme di crearsi un bel po’ dinemici?

Certo, set i esponi pubblicame­nte rischi di inimicarti una parte del pubblico. Capisco che molti miei colleghi preferisca­no evitare di pronunciar­si su questioni politiche per non fare danni al box-office. Unatteggia­mento che ame, francament­e, fa accapponar­e la pelle: è volgare e irresponsa­bile, tutti dovrebbero prendere una posizione quando si parla di diritti civili. Io faccio fatica a starmene tranquillo e silenzioso quandomi appassiono aun’idea. Ma quando parlo cerco di farlo sempre con una prospettiv­a di amore e di ottimismo.

Ho sempre voluto avere dei bambini. Mia sorella ha EFJ HMJ F BODIF UVUUJ J NJFJ BNJDJ BEPSP averli intorno

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$ISJT &WBOT DPO MB QJDDPMB .DLFOOB (SBDF in Gifted-Il dono del talento EJ.BSD8FCC /FM 2018Evans sarà in Avengers: InfinityWa­r.

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