Corriere della Sera - Io Donna

La libertà di espression­e può avere limiti?

- Paolo Conti pconti@rcs.it Tommaso Labate @Tommasolab­ate

Un’ opinione è solo un’ opinione, contestabi­le e discutibil­e. Inclusa, doverosame­nte, quella che segue sperando che non si equivochi sul senso del dibattito. H ascritto su Fa cebo ok qualche settimana fa Enrico Men tana, direttore de La 7:« Sta a tutti noi studiare e comprender­e le lezionidel­la storia. Non spetta ai giudicio ai legislator­i decidere quali siano gli insegnamen­ti dei fatti passati. Mettere fuorilegge un’ idea battuta dalla storia vuol dire averne ancora paura. La differenza trala democrazia egli alt risistemi è proprio il cultodella libertà».

Penso che Mentana abbia perfettame­nte ragione. Limitare la libertà di espression­e e di stampa significa automatica­mente porre nuovi paletti a ciò che regimi totalitari( comunismo, nazismo, fascismo) hanno repressope­r tuttaladur­ata del loro dominio. Ben venga la libertà totale, assoluta e doverosa di dimostrare che un demenziale scritto neofascist­a, paranazist­a, orazzista rappresent­i il frutto malato di menti distorte. Certi divieti rischiano di rendere cupamente affascinan­te agli occhi di qualche deficiente ciò che è, sempliceme­nte, un’idiozia.

Difficile dire quando tutto è ricomincia­to. Dev’essere successo nelmomento in cui il“buonismo” è finito sotto accusa e“buonista”, manco fosse l’ estremizza­zione di “buono ”, è diventata un’ offesa. Ci ritroviamo oggi difronte al fatto che scrivere su un soci al network che un barcone di migranti va fermato o addirittur­a affondato-non parliamo dei politici, ma della gente com une-noncomport­a alcuna sanzione dal punto di vista sociale. Non viene considerat­o riprovevol­e. O comunque viene tollerato. La libertà di espression­e ha certi limiti. Così come non possiamo nasconderc­i dietro la libertà di espression­e per prendere a parolacce il vicino di casa, allo stesso modo non potrebbe né dovrebbe essercic onsentito esprimere pensieri e parole che rimandano al fascismo, al nazismo, all’epoca buia dell’ umanità. Anche la più preziosa delle libertà ha un limite. E liquidare per esempio i suprematis­ti bianchi d’America (o il collega di scrivania xenofobo) ripetendo che “il nazismo comunque non ritornerà mai” può essere pericoloso. Un dente devitalizz­ato è un dente morto. Ma, dopo anni, attorno a quel dente morto può nascere un’ infezione chef amale. Senonlo facciamo passare noi, il passato non passa mai.

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