Corriere della Sera - Io Donna
QUESTIONE DI IMMAGINI
Di Aldo Grasso
LA ROBOTICA RIVOLUZI ON ERà IL MONDO DEL LAVORO
IN POSITIVO? PARLIAMONE SUI O DONNA.I T/ AUT H OR/
ALDO GRASSO. LA RUBRICA TORNA IL 23 SETTEMBRE.
Un robot di nome Futuro. Chissà, un giorno questo robot dalle sembianze umanoidi che vedete nella foto avrà anche un cognome. Di lui qualcuno forse racconterà vita, morte e miracoli, descriverà sentimenti e legami amorosi. O forse no:d escriverà soltanto le sue prestazioni. La cosa vera è che i robot sono tra noi. Gli esperti sono convinti che l’ intelligenza artificiale permeerà ogni aspetto della nostra vita nel 2025. La sua diffusione, in particolare, si farà sentire sul settore della salute, dei trasporti, della logistica, dei servizi ai consumatori e della manutenzione della casa. Di recente, l’Onu ha addirittura lanciato un campanello d’ allarme: i robot sostituiranno il 66% delle professioni.
Dobbiamo quindi avere paura dell’arrivo della robotica? Secondo diverse analisi non necessariamente si tratterà di distruzione dip osti dilavoro,m adi t ras formazione delle professionalità che potrebbe anche riportare a casa alcune attività negli scorsi anni delocalizzate, oltrea migliorare i luoghi di lavoro e l’impatto ambientale. Un esempio di questo circolo virtuoso lo fornisce Amazon:l’ azienda diJeffBezosn egli ultimi 3 anni ha aumentato da 1.400 a 15.000 il numero di robot nei propri stabilimenti. Nello stesso periodo il tassodi crescita delle assunzioni umane è rimasto sostanzialmente invariato e il nume rodi dipendenti del colosso americano è passato da 124.000 a 341.000. In tutto il mondo, si stanno progettando robot in grado di interagire con gli esseri umani: robot che ci assomigliano, con mani in grado di prendere e usar egli oggetti. Robot deriva da“robot a ”( lavoro ), è il nome con cui loscrittor ecèc oK ar el Capek denominava gli automi che lavorano al posto degli operai nel suo dramma fant asci enti ficoR.ˇU.R.d el 1920. Il robot era il nuovo servo della gleba. Secondo il grande Isaac Asimov, «un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno ». Il fatto che una macchinasi a in grado di simulare un comportamento intelligente non significa che sia davvero intelligente. Tuttavia, perKlausSchwab, ex e cuti vechair man delWorldEc on omicFo rum ,« c’ è il pericolo chele tecnologie riducano l’ occupazione a una velocità maggiore rispetto a quella con cui si creanuovo impiego». Speriamosoloche ilFuturo, intesocomerobot, _ si accolli le parti più monotone, noiose o pericolose del lavoro e regali a noi quelle più creative. Insieme a tanto tempo libero.