Corriere della Sera - Io Donna
VIVERE ALMEGLIO
a cura di Monica Virgili
Dovròpesaretutto?». È la domanda più frequente di chi comincia una dieta. Così Lucia Bacciottini, nutrizionista dell’università di Firenze che se la sente rivolge redi continuo, ha pensato a un modo per liberarci dalla “schiavitù della bilancia”. Il risultato è unadieta volumetrica cheutilizza cinque ciotole eunpiattoper dosare qualsiasi ti podi cibo .« Molti si alimentano anche in modo corretto, ma non raggiungono il risultato perché esagerano con le porzioni. Pugni e manciate aiutano a“vedere” le quantità, male ciotole aiutano a rieducare al pasto e insegnare la sequenza giusta dei cibi ». La prima ciotola da portare intavola è la più grande, perle verdure crude; segue quella dei vegetali cotti, quindi la terza peri carboidrati, centrali in ogni dieta e da non demonizzare .« Bisogna scegliere però quelli in chicco ola pasta integrale; vanno“dosati” come i legumi, che ai carboidrati abbinano le proteine. Ci sono poi, sempre più piccoli, il volumeper la fruttaper assaporare ilgustodolce inmodonaturale, quello per le proteine vegetali da uova o formaggimagri come la ricotta, infine la ciotolinaper frutta secca e condimenti e il piatto perle proteine animali da carne, pesce, formaggi. Il risultato è una dieta mediterranea equilibrata nelle proporzioni e combinabile in programmi depurativi o dimagranti. E non punitiva perché non elimina nessun alimento ».