Corriere della Sera - Io Donna
STORIE DI MODA/3
Di Virginia Ricci
Per vivere la vita come esige l’arte, il filosofo ZygmuntBau man consigliava di porsi delle sfide difficili, scegliere obiettivi altissimi e standard di eccellenza irritanti per il loro essere oltre ciò che abbiamo saputo fare, oche avremmo la capacità di fare. Per tentare l’ impossibile. Ma a volte capita che sia la sfida a trovare noi chiedendo di essere perseguita, come dimostra la storia diMarioMoretti Polegato, presidente e fondatore del Gruppo Geox. Celebre impero di calzature presente in 110 Paesi (10mila punti vendita e quasi 300milioni di fatturato), nato nel trevigiano da una storia ormai famosa: un viaggio in Neva dadi Po legato( al tempo attivo nell’ azienda di famiglia, leader nella produzione di Prosecco), il gesto spontaneo di forare le suole delle proprie scarpe per affrontare la torrida temperatura ... e il resto è storia. O forse “la” storia unica al mondo di un brand tuttora privo di competi tor, precisalo stesso Presidente :« Dopo vent’ anni mi guardo intorno in quasi tutti i continenti, e capisco che siamo ancora soli in questa missione. Quale? Far camminare meglio la gente. E per questo, abbiamo unito moda e tecnologia. All’inizioho trascorso tre anni sviluppando questo progetto, offrendolo a compagnie italiane specializzate in calzature, senza successo.
E poi il senso disfida ha prevalso su tutto: anche sul lamia identità di enologo laureato in Agraria ». Un esordi oche definisce un po’ alla SteveJobs, narrando di quel garage di Montebelluna dove motivò cinque ragazzi del luogo chiamati per occuparsi dello sviluppo del b rand. Unnu mero cresciuto in questi vent’ anni fino a raggiungere le 30 mila persone che ruotano oggi intorno al mondo Geox. E che a quella missione hanno creduto proprio quanto lui, camminando letteralmente verso un futuro dove l’innovazione è in primo piano, come spiega lo stessomarchio: “Geo”, la terra, e una X che in sé porta le continue incognite della tecnologia. Permantenere intatto il proprio comfort, ilb rand nonh amai ceduto alle variabili dellamoda, aggiornandosi però costantemente nello stile, come dimostra la sceltadello shoe designerErnesto Esposito, voluto per interpretare con nuove idee la collezione donna.
«Una creatività forte, che modernizzerà le nostre linee con fantasia senza stravolgerne il Dna. Restiamo un “family brand”, da ogni negozio madre e figlia possono uscire con le stesse scarpe. E con questa nuova visione estetica, puntiamo a obiettivi ancora più alti ». Mail successo non è solo questione di fortuna, perché fare le cose giuste nel momento giusto, a volte non basta. Polegato, presidente anche dell’European Patent Office e spesso invitato a parlare del “caso” italianoGeox nelle più prestigiose università mondiali, si sofferma infatti sui tre elementi alla base dell’ innovazione: creare o modificare qualcosa e, prima di sperimentarlo, proteggerlo con brevetti ad hoc .« In Italia abbiamo una scintilla creativa che non sappiamo curare, e così molti restano artigiani, mentre tante idee vengono copiate. Lamia più grande soddisfazione è proprio quella di rappresentare un Paese di stilema anche tecnologico, perché spiegare a New York come innovare equivale adire a un italiano comefare la pizza. Ci vuole coraggio, ma ciò che provo è quello chemolti giovani devono imparare: quando hai fra le mani un progetto chiaro e ineccepibile, non dovrai mai avere paura di nessuno».
“QUANDO HAI FRA L EMANI UN PROGETTO CHIARO E INECCEPIBILE NON DEVI AVERE PAURA DI NESSUNO” MarioMoretti Polegato