Corriere della Sera - Io Donna
La leghista che lotta per avere il voto di papà
Nella vita ha fatto un po’ di tutto: la barista in uno storico locale underground di Bologna, la pittrice, la “interior designer”... Adesso però Lucia Borgonzoni, consigliere comunale bolognese ,41 anni, capello rosso e parlantina spigliata, fa politica a tempopieno. È una leghistadi ferro, anzi, di più: è l’icona femminile diMatteo Salvini. E infatti è una delle donne del Carroccio che va più spesso in televisione a spiegare perché e percome le frontiere vanno chiuse e i migranti ricacciati indietro. L’ anno scorso B or gonz on i siècandidata alla carica di sindaco di Bologna e, spiazzando i grill in i, è riuscita a danda real ballottaggio c on ilpd Virginio Mero la. Quella volta ha inferto un duro colpo ai “5 stelle ”, convinti che quella sfida toccasse a loro. Poi, al secondo turno, ha perso, ma il suo è stato un grande exploit che ha inorgoglito non po cola Lega. Anche per questo ora è portata in palmo di mano. L’unico a darle un dispiacere in quell’occasione fu il papà che confessò di non poter votare per ilmovimento di Salvini anche se la candidata era sua figlia. Nonce la facevaproprio, era più forte di lui. E, del resto, è assai difficile scindere la figura di Borgonzoni dal suo partito di riferimento. Non c’è una battaglia della Lega chele i non abbia cavalcato come e più degli altri suoi colleghi. I Romei loro campi so nola sua bestia nera. Vorrebbe non vedere più nei dintorni di Bologna né gli uni né gli altri.
Ogni tanto, presa dalla foga, si inerpica su terreni pericolosi. E scivola. Come quando, dopo l’ennesimo femminicidio, si è posta questa domanda: «È più civileuno Stato che ha tolto lapenadimorte, o uno Stato che toglie la vita a chi l’ ha strappata brutalmente a un innocente ?». Per fortuna Lucia quella volta non si è data anche una risposta.