Corriere della Sera - Io Donna

COM’è SEXY AVERE UNAMANTE (DI CARTA)

- Le nostre anime di notte. Babilonia

Fiore consigliat­o:

Hyd range amacrophyl la Romance.

Ortensia a fiori doppi molto larghi color rosa intenso

Che bello oggi ho scoperto che sono una lettrice libera. Me l’ ha rivelato Alessandro Piperno nella sua ultima raccolta di saggi che s’intitola appunto: Il manifesto del libero lettore. Otto scrittori di cui non so fare ameno. Libro godibiliss­imo per chi ancora è affascinat­o dal magico potere della lettura e non può fa reamenodi accompagna­rsi a questi amici cartacei che per fortuna sono ancora in vendita nei negozi insieme a tanti altri gadget che spesso fanno il vero fatturato delle vecchie librerie.

Piperno elogia il lettore che« si lascia guidare dal capriccio, dalla sete e dalla necessità» esi ci badi tutto senza vergognars­i di assaporare bassa letteratur­a e best-seller snobbati dalle accademie.

Finalmente un libro che rappresent­a una vera liberazion­e dai sensi di colpa che attanaglia­no chi non ha ancor aletto l’ Ulisse di Joyce emagari al suo posto ha divorato colpevolme­nte tutto Dan Brown. Perché il libero lettore è« il tip oche immergendo­si in un’ ora di narrativa non sta lì ad interrogar­si sullo spazi oche essa occupa nella storia letteraria », ma legge per puro diletto, per il piacere anche fisico oltre che intellettu­ale che questa attività comporta. Evviva sono d’ accordo! Anche se poi i capolavori rimangono sempre i capolavori ma, come ci suggerisce Piperno, è difficile stabilire regole e canoni, meglio lasciare queste incombenze ai critici di profession­e che si immolano perla causa e goderci il puro piacere della lettura consideran­dola quasi al lastre guadi un vizio privato: una piccola droga quotidiana di cuinonsi può fare ameno. Sarà capitato anche a voi di fremere in compagnia di fidanzati unpo’ noiosetti e dinonveder­e l’oradi riabbracci­are il romanzo che vi aspetta sul comodino come un amante paziente e discreto.

Forse la lettura nel nostro Paese andrebbe promossa proprio in questi termini erotici e sensuali, o come un antidoto contro la solitudine perché gli amici che ci facciamone i romanzi sono spesso piùinteres­santi di quelli che conquistia­mo suFacebook. Lodice anche la scrittrice Elizabeth Strout che come lettrice afferma di aver trovato amici fantastici nei libri che ha letto: «Queste persone inventate possono sembrarci tanto reali quanto quelle tra cui camminiamo, che ci perdonano come noi perdoniamo loro».

Io per esempio sono amica personale diMrs Dalloway e vado spesso a comprare dei fiori con lei, poi ho avuto un appartamen­tino nel palazzo della periferia di Parigi descritta in da Yasmina Rezaean che se ho visto il cadavere uscire dall’ascensore non ho parlato con la polizia perché ero amica diJea n-Lino che con tutti i suoi difetti è un tipo a posto, velo dico i oche l’ ho conosciuto bene. Per non parlare di quando ho vissuto per qualche giornoaHol­t in Colorado e ho tifato perla tener astoria di Ad di e e Louis di Enon sapete quante volte gli ho detto di non dar eretta a quell’ odioso figli oman on c’ è stato niente da fare; d’altronde per quanto si sprofondi in un romanzo non si riesce ancora a farsi ascoltare dai personaggi. Ma forse è solo questione di tempo, vi saprò dire.

 ?? Serena Dandini il pane e le rose ??
Serena Dandini il pane e le rose

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