Corriere della Sera - Io Donna
-B -JCJB OPO IBNBJ SNBUP la Convenzione internazionale sui profughi. Risultato: lager dove regnano la violenza e MB GBNF MVPHIJ EF OJUJ EBMMn0OV VO PMUSBHHJP BMMnVNBOJU»
La Libia non ha mai firmato la Convenzione internazionale del 1951suiprofughi. EfraTripolieTobrukogginonesisteungovernochepossasottoscriverla. Eneilagerlibicinonc’èautorità, avolte c’è soloqualche giornalista o fotografoche riesca a riprodurre in parole o immagini ciò che vi accade: «Un oltraggio all’umanità», dice l’alto commissarioOnu, ZeidRaad al Hussein, cheperò (come tutti) hapotutosoloascoltarei racconti.
Le violenze bestiali restano nel chiuso dei campi, nel silenzio delleConnectionHouse, nelbuiodihangardovesopravvivonoe muoiono «migliaia di uomini, donne e bambini emaciati e traumatizzati, ammucchiati gli uni sugli altri, senza accesso ai beni diprimanecessitàpiùbasilarieprivatidellalorodignitàumana» (rapportoOnu). Quando arriva l’estate i guardacoste libici, quelli che passano il tempo a litigare conleOng europee, la chiamanonei lororapporti “stagionemigratoria”, neanchesi trattassedi cacciagione in transito. Il Nord Africa e i suoi porcili umani non sono fakenews, denuncia ilpadre combonianoChristianCarlassare, e «anche il leone, nonsolo il cacciatore, deve avere chi racconta lasuastoria». Maceneimportadavvero? Quandoibarconi
AMisurata, ci sono due bagni per 500 persone, un piatto di riso al giorno e acqua torbida da bere. A Sikka ci siamo trovati davanti un ciadiano incanutito, segnato, reclusoalbuiototaledacinqueanni: AlaminSalaherauncinquantenne, lo aspettavano ifigli ancorapiccoli, ma sembrava già vecchissimo, piegato, piagato. Bastonate, parassiti. «Ci sonoreclusicosìdeboli» raccontanogli ispettori Onu «danonesserepiùin gradodimuoversi». Il 13 novembre l’Unhcr è riuscita a evacuare inNigerungruppod’eritrei, etiopiesudanesi. Erano25: c’èun’interacittàdi fantasmi, grande quasi comeMilano, da tirar fuori da là.