Corriere della Sera - Io Donna
Eseperunavoltalacolpa nonfossedei soliti batteri?
Lacistite, incubodimoltedonne, nonvasottovalutatanétrattata inmodoindiscriminatoconantibiotici, penail rischiocheibatteri coinvolti sviluppino pericolose resistenze, rendendone più difficile il trattamento. Ilmonito viene dall’Istituto clinico Humanitas diMilano, che fa notare come occorra cautela soprattuttoquandoilproblema è ricorrente. «Unapaziente è colpitada cistite e si scegliedi darleunantibiotico. Doponemmenounmese, presentadi nuovo l’infezioneper lapresenzadibatterinelleurine, masenzasintomi» segnala Alberto Saitadell’Unitàdiurologiadell’IstitutoHumanitas. «Inquesto caso darequesto farmacononèunascelta sensataperché si favorisce la resistenzaagliantibiotici, conil rischiodicreareceppidibatteri resistentieportare alla comparsa di super-infezioni, in cui ai primi batteri, se ne aggiungono altri». Nelcasodicistitiricorrenti, potrebberivelarsiutilequalcheapprofondimento. «Peresempio, fareun’ecografiaperescluderelapresenzadipiccoli ascessi, calcolosiurinariaoristagnodelleurine, e ancheunavisitaginecologica, perescludereun’eventualevaginite. Lapresenzaomenodisintomiè determinante: seci sonosolobatterinelleurinemanonaltridisturbi, basta una terapia con antinfiammatori e acidificanti urinari. Se invece c’è la febbreènecessarioricorrereagliantibiotici».