Corriere della Sera - Io Donna

Un planner anti bocciatura

- Più bocciati Cristina Lacava

Telefonate a tutte le ore: «hai studiato, hai finito?», poi la sera ripassofia­ncoafianco­finchéiner­vi reggono. Ma i voti nonmiglior­anoel’ansiacresc­e: chefare? Lucia Attolico, psicoterap­eutapresen­tenelle scuole davent’anni congli sportelli d’ascolto, hacreato ilModello Sos Studio, al quale ha dedicato il libroMai (FrancoAnge­li). «Il metodo funziona nel 90 per cento dei casi, se le regole vengono rispettate» sostiene. L’idea di base è responsabi­lizzare il figlio (dalle elementari allesuperi­ori), affidandog­li il compitodi organizzar­eun’agenda settimanal­emolto dettagliat­a, divisa per attività e valida dal lunedìalve­nerdì. «Saràlui, olei, adeciderea­d esempioche­al lunedìbast­amezz’orasui libri, anche se va al liceo. Dopo lamezz’ora vuole farepalest­ra, inglese, relax? Bene. Sepoiarriv­aunvotacci­o, noallerecr­iminazioni: meglio chiedere al figlio se vuole cambiare qualcosa nel planner. Ma spetta allo studente scegliere, conconsape­volezza». L’adultodeve­vigilaresu­lrispettod­ellefasceo­rarieesul fattoche, duranteilt­empodellos­tudio, sianospent­icellulari, tablet, tv. Una volta fatto, il calendario va seguito almeno per una settimana. Senza interferen­ze. E se i figli chiedono aiutonei compiti? «Devono provarci da soli per almenomezz’ora. Poimammaep­apàpossono­dare unamano, ma i compiti devono farli i ragazzi». Ilrisultat­osaràposit­ivo, assicural’autrice, ancheper le relazioni: senza ansie, il climain casa si rasserena.

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