Corriere della Sera - Io Donna
DI qUaLE SOSTaNza SONO FaTTI I SOgNI?
Fiore consigliato:
RosaDreamLand
con piccoli boccioli rossi che si aprono in romantiche roselline rosa chiaro
Più che le fake news amo i falsi letterari, specialmenteseascriverlièunautorecomeStefanoMassini. Unavoltapercertificarelafiduciainqualcuno si poneva la provocatoria domanda: «Compreresti unamacchina usata da quest’uomo?». Ecco, io da Massini lacomprerei, anchesenonfacciotestoperchélacomprereianchedaKeithRicharddeiRollingStones; ma senzaarrivarea tanto, almenounlibrodiquestoscrittoreviconsigliodiacquistarlosenzapauradiprendereuna fregatura. Nonsoloperchél’autoreinquestioneèil commediografoitalianopiùrappresentatonei teatri dimezzo mondoma soprattutto perché l’ultimo suo lavoro L’interpretazione dei sognièunaletturaintriganteeaudace.
Massinihal’ardirediinterpretareFreudcheinterpreta i sogni, unprogettoletterariocheassomigliapiùaun’inchiestapsicologicacheadunromanzo: unviaggioavvincentecomequelliacuici hannoabituatolemiglioriserietelevisiveamericane, senzanulla togliereallaletteraturachequiregnasovrana. Lamateriascientificadelgrandepsicanalistasi trasformanellemani diMassini in unaseriedimisteriosi “casi” darisolvereeFreudinunveroinvestigatore alla ricerca della verità.
«Ben piùmi interessava la domanda più inquietante: chi parla, inme, neimieisogni? Chientranelmiocorpo, ogninotte, puntuale, dopo il trabocchettocheci fachiuderegli occhi?».
Piùcheunostimatodottoreviennese, inquestoartificioletterariocheglidavoce, Freudciapparecomeunodinoi: unuomopredadiangosce, insicurezze, dubbicheemergonomisteriosamente dagli abissi dell’inconscio e inscenanostoriedicui cerchiamodi leggere il significato, l’influenza che possono avere nella nostra vita ad occhi aperti, spessomoltomeno interessante del viaggio notturno della mente.
IlFreuddiMassiniannotaisuoisogniequellideisuoipazienti concurameticolosaperché «esplorare i sogni è esplorare laparte piùarcanadinoi, l’iochenonsappiamod’essere, l’esserechenon sappiamo di avere. L’altrodame, l’io che sono senza volerlo. L’io che respingo, l’io che non comprendo. Oforse solo l’io che non ha posto». Dasemprel’uomohasognatoesognanotutti: c’èunalinea trasversale e democratica che unisce gli uomini e le donne della Terraedèilsogno. Nessunoscegliedisognaremaal tempostesso nessuno può impedire questo prodigio perché «senza sogno non c’è l’uomo. Per statutonaturale, il sognoèunpo’ come il respiro, costituisce una parte imprescindibile dell’umano essere».
Madadovearrivanoisogni? Dichemateriasonofatti? Laricerca di una vita che ha prodotto il libro-monumento del Novecento vieneripercorsainquesto romanzopassodopopasso, propriodal puntodi vistadellostessoFreud, di cuiMassinihavestiti i panni cosìbenechemichiedoaffettuosamentesesiariuscitoaduscirne: forseavràbisognodiunperiododipsicanalisi, magari junghiana come contrappasso, ma ne valeva la pena e noi lettori gliene siamoimmensamente grati.