Corriere della Sera - Io Donna
Se nel ’ 98nonavessi fatto quella telefonata...
Quanto conta l’ immagine che diam odino i rispetto a chi siamo veramente? «Viviamo in un’epoca in cui sembra più importante quello che proiettiamo sulla gente rispetto a quello che siamo. Mai come ora. Sono gli anni dei soci al network, poi capita che conosci persone che su In stag ram sono idoli e scopri che dal vivo non hanno tutto questo carisma». Nella sua ultima web serie, Sandro, Francesco Mandelli èuna speciedi guruche insegna a “vendersimeglio” a chi nonèportatoa farlo.
«Essere dei bravi storyteller aiuta ... poi continuo a sperare che funzioni anche essere più semplicemente noi stessi».
C’è chi pensa che la convinzione, essere sicuri di sé sia - senontutto- moltodelsegreto per avere successo.
Un po’ è così. Penso all’intrattenimento: la gente sente quando uno è a proprio agio, se ci crede. Ha a che fare con quello che viene chiamato carisma.
Dunque non è un mondo per insicuri?
Bisogna darsi un tono, siamo tutti chiamati a farlo spesso. Eppure io insicuro mi sento molte volte nel corso anche della stessa giornata, a volte ho finto di essere ciò che non sono.
Tipo?
Capita quando c’è una conversazione e partono le citazioni. “Sai come dice quella canzone...” e io dico “sì, si”, anche se inrealtànonneho idea. Poi a voltemi succede anche di dire: “No, non la conosco”. Anzi, è una buona tecnica per imparare qualcosa di nuovo.
C’è statounmomento nella sua vita cheha fatto ladifferenza? Un episodio che ha cambiato tutto?
Di certo quella telefonata che ho fatto in un pomeriggio del 1998, mentre ero in quinta liceo. Ho chiamato Andrea Pezzi, che invitava a farlo nel suo programma diMtveda lì è cambiato tuttalamiavita. Quellatelefonata e poi l’incontro conAndrea hanno cambiato tutto. Se non l’avessi fatta, chissà dove sarei ora.
Fa impressione rifletterci, vero?
Molto, è successo tutto così presto, quando ero così giovane, chenonhoavuto tantomododi pensare a cosa avrei fatto nella vita altrimenti. Probabilmente il professore di qualchemateria umanistica, anche se penso sia un lavoro difficilissimo. Peròmi è sempre piaciuto il contatto coni giovani. Certo c’è da impazzireseti fermiariflettere su quanto un determina tomomento della vita si astato in grado di cambiartela per sempre. Succede così. E magari, molte volte, nemmeno ce ne accorgiamo.
E IL VOSTRO “PUNTO DI SVOLTA” QUAL è STATO? PARLIAMONE SU IODONNA. IT/ AUTHOR/ CHIARAMAFFIOLET TI. LA RUBRICA TORNA IL 13 GENNAIO.