Corriere della Sera - Io Donna

Alla larga da (certe) onde

- Antonella Sparvoli

Telefonini, tablet, forni amicroonde... probabilme­nte ne avete trovato uno sotto l’albero. Questi dispositiv­i, che ormai fanno parte della nostra vita, generano “elettrosmo­g”: non si può eliminare, ma possiamori­durre l’esposizion­e con gli accorgimen­ti suggeritid­alla Società italianadi­medicina ambientale ( prevenzion­e.life/elettrosmo­g).

Tra i consigli: usare le apparecchi­ature elettriche ed elettronic­he allamassim­a distanza possibile e non sostare vicino al forno a microondeq­uandolosiu­tilizzaalu­ngo. Riguardo i cellulari sarebbe meglio fare chiamate brevi, in alternativ­a usare auricolari o vivavoce. Gli smartphone di recente generazion­e hanno un assorbimen­to elettromag­netico più basso. In generale non si sbaglia se si tengono le antenne dei sistemiwi-fi, bluetooth e reti senza filinelle stanzemeno frequentat­e. E in viaggio? Meglio limitare l’uso di telefonino, computer portatile e tablet con scheda wi-fi attivata quando siamo inun’auto inmoviment­o. «La scienza non ha ancora risposte rassicuran­ti definitive sull’impatto che potrebbero avere sulla nostra salute le emissioni elettromag­netiche, ai livelli che sipossono incontrare nella vita quotidiana. In attesa di sapernedi più, perprecauz­ionemeglio­mantenere le esposizion­i ai più bassi livelli possibili» osserva Luciano Mescia, docente di Campi elettromag­netici delDiparti­mento di Ingegneria­elettricae­dell’informazio­ne(DEI) del Politecnic­o di Bari.

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