Corriere della Sera - Io Donna
ILBUONO E IL CATTIVO
Ma ci pensate, tutti (e tutte) voi chenon avete mai seguito il calcio, che non subite il fascino del campionato e nemmeno delle tenzoni internazionali della nostra Nazionale? Abbiamo difronte a noi, minoranza misconosciuta e incompresa, l’ autostrada di un 2018 di Mondiali di calcio senza l’ Italia in gara. Quindi un giugno privo di appuntamenti fissi e improcrastinabili, senza la paralisi dimezza e più penisola difronte atele viso rie a qualsiasi video utilizzabile. L’ Italia è stata disonorevolmente esclusa, lo sappiamo tutti, e l’avvenimento (per alcuni intollerabile) si tradurrà in un giugno restituito agli impegni normali, alle serate in pizzeria, alle chiacchiere tra padri e figli, a tutte quelle attività che, ogni quattro anni, fatalmente subisconouna lunga pausa proprio periMondiali. Per unavolta, il popolo dei calcisticamente agnostici avrà la sua rivincita e potrà proporre cene, uscite per un cinema, week end al mare senza sentirsi rispondere con inevitabile sarcasmo“Ma come, proprio stasera che giocano gli Azzurri?”. No, niente da fare, per questo 2018. Sarà una vacanza calcistica indimenticabile. Magari qualcuno, tra i tifosi, potrà addirittura scoprire che si puòpersino sopravvivere a cotanto, intollerabile lutto. Mangiando una pizza con gli amici.
Avvertenza. Quella che segue non è la classica lamentela di unmaschio alfa alle prese conproblemi di calcio. Quello che segue è, semmai, il grido di dolore di chi aspettava l’unico appuntamento in cui il calcio poteva coincidere con unmomento d’intimità di coppia, di affiatamento familiare.
Il 2018 doveva essere l’anno dellanazionale italiana ai Mondiali di calcio. E i Mondiali, come sapete, sono l’ unico evento che catalizza sul calcio anche l’ attenzione di chi il calcio non lo ama. I Mondi alici saran noma, come saprete, senza l’Italia.
Ora esistono i tifosi puristi, quelli che il calcio va declinato sempre nel binomio“birra più amici ”. E desistono anche i tifosi innamorati, che aspettano l’ Italia al Mondiale per accarezzare il brivido di condividere un match con chi si ama. In ordine sparso, questi ultimi non ascolteranno cose tipo “amore, ma l’Italia quale èdelledue?”, “tesoro, mirispieghi il fuorigioco?”, “gooooool” (urlato quando magari la palla aveva solo sfiorato l’esterno della rete), “ma perché il 10 non la passamai?”. Esaràungran peccato. Rimarremotristie solitaria guardare Argentin a-Nigeria, la birra saprà di caldo, il divano di freddo. Sperando che fuori, quantomeno, ci sia il sole.