Corriere della Sera - Io Donna
QUELLO CHE GLI UOMINI NON DICONO
Di Aldo Cazzullo
Ho ricevuto molti commenti sulla figura dell’allumeuse, di cui abbiamo parlato qualche rubrica fa. Vorrei ora proporre all’attenzione delle lettrici e degli eventuali lettori un’altra figura femminile: la lady.
Lalady si chiama così perché ha come codice etico ed esteticola protagonista di Port ra itof aLady, Ritratto di signora. Non mi riferisco tanto allibro diHenryJam es, quanto al film che oltre vent’ anni fan e trasse JaneCampion, che si discosta un poco dal romanzo. Nicol eKi dm an,l aprot agonista, è amatissima; ma non riesce a riamar egli uomini chela adorano. Non è un’ allume use, non si contenta di accendere desiderio per poi fuggire; ma non si dà sino infondo. È capa cedi sentimento, ma in realtà ama se stessa, e più ancora ama l’ amore che è in grado di suscitare. Si compia cedei sentimenti altrui, ma non riesce a ricambiarli davvero; o ci rie scesolo quando è troppotardi. Quandoil cuginoRalph stamorendo, si infila nel lettoconlui; maormaiè, appunto, troppo tardi. Si concede alla passione per Go odwo od, chela ama da sempre, masi ritrae. Non parliamo poi del povero LordWarburt on, ricco ereditiere chela sposerebbe pure; lei invece si lascia irretire da un esteta dandy, egoista e manipolatore, Osmond.
Tipico della lady è infatti innamorarsi degli esteti, senza accorgersi - o accorgendosene appunto troppo tardi - che gli esteti amano solo se stessi, e ricercando i corpi di donne o indifferentemente uomini fanno l’ amore in realtà con il proprio stesso corpo.
La lady è insommamigliore dell’allumeuse; ma anche lei si condanna all’infelicità. Spesso dotata di talento, nella vita finisce per combinare poco, e per lasciare tracce meno profonde di quanto vorrebbe e potrebbe; ma lapassioneper se stessa fa sì che riesca comunque a consolarsi, o almeno a compiacersi.
Tipico della lady è innamorarsi degli esteti, senza accorgersi che gli esteti amano solo se stessi, e ricercando i corpi di donne, o uomini, fanno l’amore in realtà con il proprio stesso corpo