Corriere della Sera - Io Donna
IL PANE E LE ROSE
Fiore consigliato: Biancospino, piccolo arbusto anti-inquinamento capace di “divorare” le polveri sottili
Annonuovo, vita nuova. Una volta a Capodanno c’ era l’ incivile usanza di buttare viale cose vecchie gettandole letteralmente dalle finestre di casa giù instrada con il rischio di centrare in pieno un passante con la poltrona sgangherata d in onna.Ilpr imodel l’ anno le strade di alcune città sembravano dei veri campi di battaglia: una situazione che creava più di un problema ai poveri operatori ecologici costretti a far sparire interi appartamenti posteggiati tra lemacchine insosta. Oggi, anche se lanostranuova coscienza ecologica non è al top della civiltà, abbiamo perso questa barbara abitudine; al massimo vediamo ancora singoli individui che, come misteriosi Fantomas,abban donano vecchi frigoriferi sulla tangenziale, mala maggioranza dei cittadini si sta abituando alle regole del riciclo coscienzioso e al delicato esercizio della differenziata.
Saper smaltire i rifiuti è una scienza e spesso imanuali non risolvono i dubbi piùpersistenti, come l’annoso problema dei piatti di carta che non vanno nella carta o degli odiosi tetrapackc herimango no per giorni sul davanzale della finestra inattesa di giudizio. Ma sono quisquigl ieri spetto ad altri rifiuti molto più inquinanti che ogni giorno un esercito anonimo di spazzini fa sparire per noi: sto parlando dei contenuti osceni, offensivi, violenti, pedopornografici e quant’altro che circolerebbero in rete se non ci fossero dei lavoratori sottopagati che nottetempo si occupano di eliminarli dal web. Senza di loro la nostra navigazione trale notizie in rete diventerebbe una vera galleria degli orrori, insopportabile per qualsiasi essere umano normale. È uno sporco lavo roma qualcuno deve pur farlo è l’ assioma delle grandi società informatiche che appaltano, spesso de localizzando a costi infinitesimali, questa procedura di pulizia che si chiama“moderazione online ”. Vistala scaltrezza degli inquinato ridi professione i selezionatori automaticidi contenuti cosiddetti “impresentabili” nonbastano: servono l’occhio e il cervelloumano per eliminare questamassa di nefandezze che vari ada stupri, assassini simulati o meno, commenti osceni, incitazione alla violenza e alt reazioni innominabili che purtroppo vengono immesse ogni giorno nel grande calderone di internet.
Non conoscevo l’ attività di questi preziosi operatori ecologici che sottopagati, rinchiusi incallc enter anonimi in tutto il mondo, sono sottoposti a un bombardamento di immagini terribili senza la possibilità di una qualsiasi rivendicazione sindacale perché costretti da ferrei accordi di riservatezza nei loro contratti. Molti rimangono traumatizzati e avrebbero bisogno di un supporto psicologico che nessuna azienda fornisce; non è certo un lavo roche si può protrarre a lungo e chiamarlo usurante èuneufemismo.Tr aitanti citt adin ipluriprem iati che salvano i gattini sui cornicioni, mi permetto di segnalarvi come eroi contemporanei questi spazzini sconosciuti e ringraziarli, ovunque siano, perché ci consegnano ogni giorno un mondose non più pulito, almeno ripulito.