Corriere della Sera - Io Donna
Sembra (tecno) amore, maèunadipendenza...
Smartphone, computer e tablet hanno il potere di “ipnotizzare” le persone, soprattutto se hanno un’identità meno strutturata, comebambini e adolescenti. Il rischio di sviluppare una dipendenzaesiste. Macomesi faacapire se i propri figli sono in trappola? Secondo uno studio pubblicato su
bisognafareattenzionenonsoloallaquantitàdiorechepassanodavantiaunoschermo, maancheal tipodirapportoconlatecnologiae le conseguenze sulla vita quotidiana. Tanti i campanelli d’allarme, secondo gliesperti: incapacitàdi staccarsidalloschermo; frustrazionequandononsi possono usare i dispositivi elettronici; desiderio di passare sempre più tempo davanti allo schermo; il trovare consolazione solonell’uso di cellulari e pc; l’interferenza dell’uso continuo dei dispositivi elettronici con le normali attività della famiglia. Come uscirne? «Bisogna farsi aiutare da psicologi e psichiatri specializzati che possono accompagnare i ragazzi inunpercorso di“detox” tecnologico. Perchéanchechinonhaunaverapatologia, maabusadelweb, habisognodiundistaccoda internet almenoperqualcheora al giornoperritrovareilsensodelreale» sostieneGiuseppeLavenia, psicoterapeutaepresidentedell’Associazionenazionaledipendenzetecnologiche, gap e cyberbullismo(Di.Te,