Corriere della Sera - Io Donna
COVER STORY CATHERINE ZETA-JONES
Dopo una lunga “vacanza” da Hollywood l’attrice ha riconquistato le luci della ribalta. Con un personaggio da brivido: Griselda Blanco, una spietata NARCOTRAFFICANTE colombiana che a miami riuscì a creare un impero della droga. tenendo a bada i più sanguinari signori della coca. «non dico che fosse una persona ammirevole, ma la sua determinazione mi ha conquistato. ero scoraggiata, mi proponevano solo ruoli deludenti. Lei mi ha ridato la voglia di recitare»
C’è volutala regina delnar cotraffico colombiano, GriseldaBlanco, per farle provare i brivididiuntempo, quandorecitare la entusiasmava elaappagava. Nonlesuccedeva da anni, confessa oggi Catherine Zeta-Jones, per questo si era presa una lunga vacanza daHollywood. Sì, certo, l’abbiamo vi stadi recente nella miniserie t elevi si vaFe ud con Susan Sarandon e Jessica Lange - lei era Olivia deHavilland - e negli ultimi dieci anni in piccoli film, svaniti rapidamente. Con una memorabile eccezione: il trionfo a Broadway con A LittleNightMusic, ilmusical di Stephen Sondheimperilqu al e nel 2010 si è aggiudicata un TonyAward.L’ attrice gallese( Oscar per
Chicago) appariva più spesso sui tabloid in occhialoni scuri e cappelli a larghe tese, davanti alle ca sedi Majorca o Bermuda, nel cottage di montagna inQuébec,mentreu sci va dal mega appartamento su Central Park. Oppure assieme al marito Mic ha el Douglas,ap resti- giosi eventi di beneficenza. In ogni occasione, puntualmente, con l’aura di una star d’altri tempi. Adessoperò che idue figli sono cresciuti (Dylan, quasi 18 anni, è partito per il college, Carys, 14, studia e recita), laZeta-Jones sembravoler riprendersi la carriera, a una condizione: che le vengano offerti solo ruoli significativi.
Negli ultimi quattroanni si è buttata anima e corpo inunprogetto a lei carissimo, Cocaine Godmother: the Griselda Blanco Story (un film televisivo per Lifetime). È la storia di una celebre trafficante di droga colombiana, cocainomane e grande seduttrice, che per vent’anni imperò sulmercato degli stupefacenti di Mi ami, in guerra contanti“concorrenti” maschi, per finire assassinata, a69anni, con due colpi di pistola. All’intervista - perché stupirsene? - Catherine, con le spalle nude, sfoggia un abito attillato nero, tacchi a spillo rosso fiammante, anelli e orecchini di diamanti: è solo il primo pomeriggi odi una calda giornata californiana, male i sembra curarsene ben poco. Dopotutto, una star non è una star senza un tocco di glamour.
Ha inseguito questo progetto a lungo. Cosa l’ affascinava tanto diGr is elda, una donna che si dice abbia ucciso almeno 200 persone?
Esercitava un potere straordinario in un mondo dominato da uomini spietati, lei li sapeva tenere a bada. Era cresciuta nei bassifondi di Medellin, in una famiglia colombiana poverissima, per sopravvivere fa cevala prostituta già da ragazzina e ne
“friselda era una donna di potere. mon sono certo come lei, ma mi riconosco nella sua forza di carattere”
aveva vis tedi tutti i colori. Non dic oche fosse una povera vittima, ma certi elementi vanno considerati.
Una sopravvissuta priva di principi, allora.
Non credo di avere descritto G rise lda come una creatura ammirevole. In ogni caso, tanto di cappello al suo potere! Ha idea da quanto tempo cercavo un personaggio che mi restituisse la gioia di recitare? Faccio l’ attrice da quando avevo nove anni, ma mi sentivo oramai priva di interessi e di stimoli, scoraggiata.
Quattro anni sono lunghi, per portarsi dentro una comeGriselda.
Ero così eccitata all’ idea di interpretare un personaggio come lei, vero, reale, con una gamma di emozioni incredibili, che alla fine faticavo a staccarmene. Ma ora devo lasciarla andare, mi sento come consumata.
La attraeva il suo lato dark?
Certo, potevo finalmente mostrare lemie capacità di attrice pescando nel profondo della psiche. Griselda era forte e vulnerabile, fragile e pericolosa. Io ho avuto una bellissima carriera, ma quando non hai più la chance di interpretare personaggi complessi e ti mandano solo parti tipo: “A questo punto Frances, bella da togliere il respiro, entra nella stanza...” ( ride). Mi capisce?
Lei si considera una donna forte?
Se mi paragono a Griselda? Well, moralmente io sono esattamente al polo opposto, anche se, probabilmente, abbiamo lostesso tipodi determinazione. Se ti danno un cazzotto, cadi, ti rialzi e dopo sei più forte diprima-è quello che insegno ai miei figli -. Vede, Griselda aveva quella forza lì. Io ho cominciato a recitareda giovanissima e c’è inme un’ anima guerriera, da vera gallese: quando entrai nel cast di 42nd Stre
etaLondra - poimidiedero il ruolo principale - avevo alle spalle ore e ore sotto la pioggia, in coda ai provini, per poi sentirmi dire che avevo i capelli troppo scuri, o ero troppo alta. Rientravo a casa avvilita, mail giorno dopo, puntuale, ricomincia- vo da capo, mi rimettevo in fila dicendomi: «Forse, oggi a qualcuno piacerò».
Ha sempre professato un profondo amoreperimusical, econChicago si è conquistata unOscar.
È stato uno dei momenti più luminosi del lamia carriera, chi si immaginava che mi potessero offrire un film in cui recitavo, cantavo e ballavo? Sono cresciuta guardando i musical. Avevo 12 anni quando ottenni ilruo lodi Tallul ah in Anni e ,17 in
42nd Street: ilmio mondo era quello. Si immagini la gioia quando mi hanno offerto Chicago...
Ha cominciato la sua carriera in un mondo tuttomaschile; si èmai sentita prevaricata, offesa?
Sono stata strafortunata, ho collezionato solo esperienze positive. Comunque mi sono creata un’armatura per non mostrarmi vulnerabile, e diventare agli occhi degli altri Catherine Zeta-Jones. Quando si è giovani non si ha paura di nulla. Ècolpassaredegli anni chevai a ritroso: cominci a dubitaredel tuo lavoro, delletuescelte. Senellavitaho imparatoqualcosa, è come tenere a bada certe paure.
Sono passati 18 anni da quando ha girato Traffic con Steven Soderbergh, sempre sui cartelli della droga: oggi qualcosa è cambiato?
Proprio con Steven, giorni fa, notavamo come il trafficodella cocaina, da allora, sia rimasto tale e quale. Nella mi avita invece tutto ècambi ato.Dylan aveva set temesi quandogiravoTraffic, oggi è pronto per il collegementremia figlia Carys ha già 14 anni. Adesso sono due ragazzi maturi, intelligenti, responsabili, informati su ciò che succede nel mondo. Non rimpiango nessuno dei filmcui ho rinunciato per loro, ma attenzione, preparatevi per la prossima generazione di Douglas perché tutti e due vogliono diventare attori, ehannopassione e talentoda vendere. Studiano, recitano e conoscono bene le trappole di questo mestiere. Non li ferma nessuno!