Corriere della Sera - Io Donna

ANNE HOLT

Il movimento antimolest­ie per le donne #METOO è la rivoluzion­e più importante dopo il diritto di voto. Parola di una ex giornalist­a, ex avvocato, ex ministra, ora scrittrice di thriller di successo. Che a Io donnadice... di Costanza Rizzacasa d’Orsogna

- di Costanza Rizzacasa d’Orsogna

Quando, nel 2015, gli sceneggiat­ori di Modus, il thriller svedese dai bestseller di Anne Holt diventato una delle serie più viste del decennio in Scandinavi­a, hanno deciso di basare la seconda stagione sul romanzo La

porta chiusa (Einaudi, 2009), tutto lasciava pensare che Hillary Clinton avrebbe vinto le elezioni americane. Non è andata così, come sappiamo. Ma proprio questo li ha spinti a restare fedeli al personaggi­o creato dall’ autrice. Ora Modus è tornato( il martedì alle 21,10 sula F ), con Kim Cattrall nei panni del primo presidente americano donna, e Anne Holt, ex ministro della Giustizia norvegese diventata scrittrice da seimilioni di copie, parla con

Io donna di come il femminismo abbia travolto lasocietàe la cultura pop. Egiura: «Indietrono­nsi torna». È vero che uno dei suoi libri della serie della profiler Johanne Vik, quella su cui è basata Modus, ha anticipato il movimento# m et o o? Sembra proprio di sì. Sono convinta che il segretodei­miei romanzi stia nella loro contempora­neità. Non m’ interessa fare letteratur­a, preferisco l apolitica. I miei libri prendono il polso della società. Così, quando èarrivato#m et oo,mol ti lettori hanno pensato a Quello cheti meriti, uscito nel 2001( in Italia nel 2008, ndr),d ove la protagonis­ta è costretta a lasciar el’ F bi a causa di molestie sessuali .# m et ooèunarivo­luz ione. C’ è voluto molto tempo, manonc’e--

ra dubbi oche un giorno il sistema di molestie e violenze sarebbe venuto alla luce.

Crede davvero che#m et o osi a una rivoluzion­e? Durerà?

Certamente, lei no? È il movimento più importante per le donne dalla campagna per il diritto di voto. D’ora in poi non rimarremo più in silenzio. Soprattutt­o, prima di # metoo a fare le spese di un outing era la vittima, oggi è il molestator­e. Le ragioni di # metoo sono vecchie di secoli.

La differenza è che adesso possiamo denunciare pubblicame­nte le molestie. Prima il sexual

harassment era un fatto privato, oggi è un fatto pubblico.

Non tutte le donne sono d’accordo con #metoo. Brigitte Bardot e Catherine Deneuve vi hanno anche ironizzato su.

Non hanno capito nulla. Nessuno vuole cancellare il corteggiam­en- to, né le attenzioni sessuali. Quello che non vogliamo è essere bullizzate quando le rifiutiamo. In Norvegia, gli uomini conoscono bene la differenza tra attenzioni e molestie. Molti si sono detti dispiaciut­i che # metoo non fosse arrivato prima.

Il suo nuovo libro, La condanna, esce in Italia a fine marzo. Da vent’anni fa la scrittrice a tempo pieno, ma la sua carriera èmolto originale. Ce ne può parlare?

Dopo la laurea in legge e qualche anno come giornalist­a sono entra- ta in polizia. In seguito sono tornata alla tv, come anchorwoma­n del tg, perpoi diventare avvocato e poi ministro. Una carriera forse schizofren­ica, ma chemi ha permesso di studiare il crimine da ogni punto di vista.

La Norvegia è all’avanguardi­a nelle politiche di genere. È davvero tutto così perfetto come los i racconta?

Sì e no. Le politiche di genere sono un tema importanti­ssimo in tutti i Paesi scandinavi. La Norvegia ha il miglior congedo parentale del mondo: un anno intero, retribuito al 100 per cento, che può essere diviso a metà tra madre e padre, anche se spesso i padri prendono solo i due mesi obbligator­i. Abbiamo il 50 per cento di donne in politica, una donna primo ministro e tante al vertice di dicasteri chiave, come le finanze e gli esteri. Nelle università, le ragazze dominano il corpo studentesc­o, con picchi del 90 per cento in legge, veterinari­a emedicina, tutte facoltà dove è molto difficile entrare. Mapo ii professo risono tutti maschi, e anche nelle retribuzio­ni ci sono disparità di trattament­o. Abbiamo ancora della strada da fare.

Non quanta in Italia, però, dove un candidato governator­e, Sergio Pirozzi, al grido di “Lemamme facciano le mamme” vuol riportare le donne a casa, sovvenzion­andole perché non lavorino. Che ne pensa?

In Norvegia dire una cosa simile sarebbe un suicidio politico. In Italia siete ancora molto indietro. Il cambiament­o inizia in famiglia, dove tutti i compiti devono essere divisi al 50 percento e i maschi devono fare anche i lavo rimeno divertenti e “mascolini”, come lavare e stirare.

Lei rilascia pochissime interviste. Perché?

Sono pigra, detesto anche viaggiare. Preferisco stare a casa con lamia famiglia e guardare latv. Sono drogata di Netfl ix eAmaz on: da quandoci sono loro, non vado più a letto.

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Anne Holt, 59 anni. Ai gialli della scrittrice norvegese, ex ministro della Giustizia, è ispirata la serie tv Modus.
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 ??  ?? Alcune scene dalla serie tv Modus, in onda in Italia su lae: a sinistra, Henrik Norlén e Melinda Kinnaman (è la protagonis­ta Johanne Vik); sotto, Gregvise e Kim Cattrall. In basso, “La porta chiusa”, di Anne Holt.
Alcune scene dalla serie tv Modus, in onda in Italia su lae: a sinistra, Henrik Norlén e Melinda Kinnaman (è la protagonis­ta Johanne Vik); sotto, Gregvise e Kim Cattrall. In basso, “La porta chiusa”, di Anne Holt.
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