Corriere della Sera - Io Donna
VIAGGIO D’AUTORE. IL MIO OMAN SENZA PREGIUDIZI
Il sole che sparisce dietro alle dune, il silenzio rosa, e poi il nulla che vi circonda, il buio. C’è tutto in questo Paese. Parola della conduttrice tv che lo ha esplorato. Con le figlie
Ohman! Questa è l’esclamazione più correttachenascespontaneagirando e scoprendo le meraviglie di questo incredibile Paese che è l’Oman. Viviamo sfortunatamente in un’epoca incuiilmondovisitabilesièristretto. Un’epocaincuilaparolaIslameilnome diAllah possono incutere timore per comesonostatimalamentebistrattati. Edèproprio inquestimomenticheèfondamentalecercaredicapire l’altro, il diverso per non cedere alla cultura della paura. Anche per questomotivo ho deciso di portare lemie bambine a fare un viaggio inOman.
Un sultanato islamico, uno Stato sovrano tra i più sviluppati e politicamente stabili tra Paesi arabi. Sono rimasta affascinata dalla forza delle suemontagne, testimoniimmobilideltempochepassa, nonavevomaivisto tante rocce di così tanti colori diversi nellamia vita. Altopiani che raggiungonoi3milametri, conpiccoli vil- laggisparsi, quasinascostitraicanyon. Questiimmensi ammassi di pietra si affacciano sul deserto, un deserto potentedalledune rosse emaestose, edè lì che ci siamo diretti dalla capitaleMuscat. Senon avetemai passato una notte nel deserto, l’Oman è il posto giusto per provare questa indescrivibile esperienza. Il silenzio, il sole che sparisce dietro alle dune tingendo tutto di rosa, il nullachevicirconda, ilbuio. C’ètuttoinOman... anche uno splendido mare, certo è diverso dal nostro Mediterraneo, l’acqua è piùscura edèmeno trasparente, tipica di quelle zone delmondoma, passata la diffidenza iniziale, si scopre una faunamarina incredibile, da noi ormai persa. In un solo giorno in spiaggia può capitare, come è successo a noi, di nuotare con le tartarughe, di ammirare da vicino una murena leopardo, di perdersi in un banco di sarde oppure di avvistare i defini. Viola e Sole erano rapite dalla bellezza e dalla diversità del panoramache scorrevadavanti ai loroocchi, dallemolteplici avventure che questo luogo offriva loro e continuavano (giustamente) a fare domande! Dalle più assurde alle più ingenue, sulle usanze e sulla culturalocale... E lanostraguidaNasser (aiuto prezioso per comprendere ed entrare meglionel cuoredelPaese) continuavaarisponder loro con pazienza. Sono così gli omaniti, un popolo gentile epacificochehasaputo trasformareinsoli47anniuna terra arida e rocciosa in una dellemete più ambite dal turismo internazionale, senza però stravolgerne la naturaorinunciarealle loro tradizioni.