Corriere della Sera - Io Donna
ROSATELLUM, STALLO MESSICANO. E ALTRO
Fiore consigliato: floribunda rampicante ricca di grandi corolle rosa intenso sfumatedi biancocrema.
RosaWaterMusic,
Se gli inventori delRosatellum, il nostro nuovo diabolico sistema elettorale, fossero stati dei veri appassionati di cinema, non l’avrebbero chiamato così bensì StalloMessicano. Per capirci dicesi “stallo allamessicana” oMexicanStandoff o più semplicemente «triello», quella particolare situazione di empasse che sopraggiunge in unfilmwesternodimalavitosiquandoalmenotrepistolerisipuntano l’arma contro e nessuno può sparare senza rischiare di beccarsi a sua volta una pallottola. Quentin Tarantino lo ha usato in almeno tredei suoi filmeognivoltaci dimostrachedaunostallo è difficile uscirne vivi, anche se nella nostra versione casareccia ilPdsièdimenticatodatempodi caricare lapistola. Mavedere le cose da un punto di vista cinematografico allevia sicuramente lo spaesamentodapost-elezioni, sindromechesipuòcurareconaltri interessipiùamenidistraendocida trattative emandati.
Per esempio, il 22marzo sarà la giornatamondiale dell’acqua e oltre a festeggiare pagando la bolletta si potrebbe approfondire latematicadicui si parlamoltopoco, e invecemeriterebbepiùdi una riflessione. Il tema di quest’anno è e si propone di trovare soluzioni “innatura” senonper eliminare, almenoperridurreidisastrichesichiamanoinondazioni, siccitàeinquinamento creati dallo sfruttamento selvaggio del territorio da partedell’uomo. LanostraamataTerraèfinoral’unicopianetache haavutoinsorte lamagiamisteriosadell’acqua, ancheperquesto dovremmo considerare questo prezioso liquido un bene comune e non solo unamerce da sfruttare.
PercelebrarequestagiornataalLabirintodelMasonediFranco MariaRicci, luogomeravigliosodicuivihogiàparlato, siterràdal 21 e il 24marzoun’interessantemanifestazionedal titoloevocativoSiamoAcqua. Siprevedeunprogrammariccodiconferenze, concerti e incontri conospiti di vari orientamenti finoaduna serata speciale dove il celebre regista PeterGreenaway intratterrà il pubblico con un’affascinante conversazione, dal titolo
unpercorsomagicoeacquaticotrafilosofiaecinema, sì perché come afferma il regista: «L’acquanonha certobisognodi sforziperrecitareilsuoruolo, èestremamentefotogenicasiaessa nuvola, nebbia, neve, grandine, pioggia, ghiaccio, lago, torrente, fiume, mare, oceano, lacrime».
Masenonce la fatearaggiungereParmapotete immergervi in apnea nella lettura del bel romanzo diMarco Balzano (Einaudi); la storia hamolto a che vedere con l’acqua e con la violenza insensata di unamultinazionale che, unita all’indifferenza delloStato, èriuscitaasommergereuninteropaesepercreareuna diga. Comemostralafotosullacopertinadellibro, oraèrimastosolouncampanilediunachiesacheemergedaunlagochenonc’era enonèunfotomontaggio. L’autoreconsapienzacitrasportainuna bellissima storia di resistenza e riesce a costruire dei personaggi ches’insinuanocosì tantonellanostravitache, unavoltachiuso il libro, vorremmodisperatamente conoscerli realmente.