Corriere della Sera - Io Donna
Perché gli uomini italiani tacciono?
(ne parliamo a pagina 75 di questo numero)
Io, se fossi unuomo, pensocheunpo’ a disagio sarei, dopo#MeToo. Forsemi farei qualche domanda e persino un esame di coscienza per essere sicurodi nonaver avvallato, coperto o taciutoquelloche negliuffici, negliospedali, nelleaziende, tuttisanno, maspessonessuno dice.
Io, se fossiunuomo, e avessi unamoglie, una sorella, unafiglia, credoche unpo’ inquieto sarei. Forse avrei paura, a casa, a fare troppe domande. Forse non vorrei sa perfino infondo, nei dettagli, se il professo resi è seduto troppo vicino per corregge relatesi di laurea, se il capo ha trattenuto fino a tardi laser a per star ed asolo conte, se il direttore di divisione ha insistito per invitare a cena una, due, troppe volte.
Io, se fossi un uomo, non minimizzerei sostenendo “con voi non si può fare più niente”, perché saprei che nonèvero. Se fossi un uomo per davvero, avrei imparato a riconoscere il sì, il no e il forse. Saprei che si può sbagliare, equivocare, fraintendere. Mach e nel dubbio, meglio non insistere. Che nulla autorizza a strappare quel che non si vuole dare, a estorcere un baci oda una bocca serrata, a toccare un corpo che non è il tuo.
Io, se fossi un uomo, saprei distinguere tra la spregiudicatezza di chi se ne approfitta per fare carriera e la prepotenza dell’ approfittato re chele carriere le può bloccare. Saprei che chi è più forte e più importante ha maggiori responsabilità. Farei un piccolo sforzo per mettermi nei panni della stagista, della neolaureata di belle speranze e ottimo cv, della ricercatrice che cercava solodi farebene il suo lavoro. Esaprei riconoscere al volo l’ aggravante dell’ abuso di potere e la paura di perdere il posto, l’ unico trovato, e non cene so notanti in giro.
Io, se fossiunuomo, nonmi stupireidi chi denuncia tardi, male e inmodo confuso, ma sentirei chiaro e forte il silenzio assordante e ostinato di chi non ha ancora parlato, di chi si vergogna, di chi si domanda angosciata che cosa ha sbagliato e non trova risposta.
Ma forse, più di tutto, se fossi un uomo, un uomo perbene, credo che a nomedi tutti, e a difesa e sostegno di tutte, direi semplicemente: “Scusate. Vigileremo per fare inmodo che non succeda più”. Ecco, questomi piacerebbe dicesseunuomo.