Corriere della Sera - Io Donna
GLI UOMINI DOPO #METOO
Quello delle MOLESTIE è un terreno scivoloso per gli uomini, che infatti sulla questione #metoo hanno fatto di tutto per non prendere posizione. Ma noi siamo andati a cercarli...
“I personaggi del mio libro dimostrano il fallimento della comunicazione tra uomo e donna” David Szalay, scrittore
Il primo indizio èarrivat oda Go og le. Quando ho digitato“commenti degliu omini am et oo”har isposto :« Forse cercavi“commenti degli uomini a metano ”». D’ accordo, avevo dimenticato il segno “#”, ma dopo questo articolo sono abbastanza sicura che i maschi, in effetti, parlino molto più di auto a metano che di molestie. Convincerli a discutere con Io donna su come hanno vissuto echec osa èc ambiato per loro con la campagna#m et o o non è stato così semplice: c’è chi si è rifiutato perché «nonho niente di intelligente da dire», chi perché «è un argomento troppo delicato» o unpiùsincero «nonmi interessa», chi si è trinceratodietro a «sono in vacanza». In America hanno risposto con# IH ave. Confessato suTwitter debolezze ed errori .« Ho insistito con una ragazza male imi ha respinto e gliene sono grato »;« l’ ho fatto. E sono pronto a cambiare »;« al college non ho trattatole compagnec on rispetto».Quent in Tarantino ha chiesto scusa per aver definito solo“sesso con minore” quello tra il registaRo man Polanskie una 14 enne.JamesF ranco si è difeso dalle accuse affermandodi aver sempre rispettatotutte. InItalia, a parte dichiarazioni di solidarietà, tutto, o quasi, tace. «Gli uomini nonne parlano per imbarazzo» diceEnricoGambardella, responsabile risorse umane per A viva assicurazioni e presidente diWinningWo man Ins ti tute, che certifica con un bollino rosale aziende attente alla parità di genere .« C’ è senso di colpa per non avere fatto niente, non solo ingenerale ma riguardo a singoli casi, quandosi sentiva una chiacchiera che poi è diventata verità. Sarebbe statomeglio se lo scandalo fosse partito dalla denuncia di un uomo».
Invece no .« Però ho vissuto con piacere# m et oo»interv iene LorenzoMarone, che tre anni fa ha raccontato unfem mini ci dio nel romanzo La tentazione di essere felici( è appena uscito il suo nuovo libro, Un ragazzo normale, Feltrinelli). «Lemolestie sono ilmale della nostra società, e non solo quelle fisiche: sento battute pesanti che danno fastidio a me, figuriamoci a una donna ». Da dove ripartire ?« Forse dall’ insicurezza maschile, dall’ignoranza, daun’idea sbagliata di virilità. Mi pare chele nuove generazioni stiano migliorando: almeno sono cresciute in anni abituati all’emancipazione femminile ». D’ accordo anche lo psicoterapeuta C laudi oR i sé :« Anzi, mi sembra che trai più giovani ci sia quasi l’ atteggiamento opposto: difficoltà a prendere l’ iniziativa. Sono lontani dalla sopraffazione e dall’ utilizzo bieco del potere, da quel comportamento penoso per cui ho provato fastidio e disagio( non solo io: non ho sentito nessun oche abbia detto« be ’, che importa »). Gli uomini però sono rimasti colpiti da una doppiezza femminile inaspettata: non perché le donne mentano, ma perché dicono sì a cose che non vorrebbero, o potrebbero non fare; e che lasciano in loro un grave malessere. Insomma è emersa una complessità nelle relazioni maggiore diprima ». «Se vuoi dire nodi cino, punto» taglia corto il rappe rE misK il la .« A parte i casi in cui si fa valere la forza, non esiste scusa che giustifichi l’ ac condiscendenza a certe avances. Invece le molestie fisiche sono ben altra storia emi dispiace molto per chi le ha subite. I molestato risono dei malati: dovrebbero accettare di avere un prob le-
“Donne, toglietevi subito dalla ragnatela del molestatore. Evitate le situazioni a rischio” Enrico Gambardella, manager
“Forse bisogna ripartire dall’insicurezza, dall’ignoranza, da un’idea sbagliata di virilità” Lorenzo Marone, scrittore
“Valore maschile non à MB TPQSBˋB[JPOe NB MB cavalleria. raltare addosso a chi non ti vuole è l’opposto dell’essere maschi” Claudio Risé, psicoterapeuta
ma con sé stessi e cerca redi risolverlo ». Insomma nessun rischio di fraintendimento? «Sì, è successo anche ame. Magari scherzo conunasimpatica e lei pensache iosiacoinvolto. Lacosanonmi preoccupa, se si usano le buonemani ere non c’ è rischio di passare per viscido; però è difficile capire le intenzioni di una donna, soprattutto in Italia. Siamo abituati alle ragazze che stanno sulle loro enondanno confidenza facilmente, quindi basta cheuna sia estroversa e loquace e si pensa subito a un interesse. È un errore dettato dalle abitudini del nostro Paese».
Sarà. DavidSzalay, natoaMontreal, cresciutoaLondra, residenza attuale Budapest, ha appena pubblicato Tutto quello che è un uomo (Adelphi),nover acconti ambientati in altrettanti Paesi europei dovela situazione non sembra migliore :« Tutti i nove protagonisti( età diverse dall’ adolescenza alla vecchiaia) sono in crisi, vivono in un certo isolamento, non parlano con onestà a chi hanno vicino, non hanno relazioni profonde. Sono difronte a un fallimento della comunicazione uomo-donna ».
Sul problema della comunicazione punta ancheWalter Griffini, amministatore delegato della società di ricerca personale Carter & Benson. «Molestie fisiche escluse, più chemalizia ho visto negli uomini leggerezza e cattive abitudini. Per troppo tempo abbiamo considerato normali atteggiamenti sbagliati, magari senza neppure sapere che lo fossero. Ma ho visto anche donne approfittarsene. Usare la denuncia contro il capo per ottenere denaro o per difendersi dalle critiche: si ribatte dimostrando il proprio valore, invece». # Metoo ha cambiato le relazioni tra colleghi? «Eccome! Qualunque forma di apprezzamento è rischiosa, anche dire :“Comestai bene oggi ”». Certo il confine è sottile e, nel ca sodi pressioni psicologiche, ambiguo .« Un consiglio? Donne, toglietevi subito dalla ragnatela del molestatore» suggerisceGam bardella .« Un capo non telefona alle dieci di sera. Un invito a cena ci può stare, se si ripe teno. Evitatele zone grigie ». Perché cascarci è un attimo. «Faccio unmestiere a rischio di fraintendimenti dai tempi diCarl Jung e Sabina Spielrein» diceLuigiZoja, psicoanalista (Sabine fu paziente, forse amante e poi collega diJungn dr ).« Nei miei sei anni da presidente del Comitato etico dell’ Internati on al Associati onf or Analy tic alPsyc ho logydic asine ho dovuti gestire: alcuni inventati per rivalità professionali, alt riveri ». Ma uno psicanalista non ha gli strumenti per intuire quando scatta l’ allarme e fermarsi in tempo? «Siamo perso neanche noi ...».
Da Jung in poi non è cambiato niente? L’abuso di potere come valore fondante dell’identità maschile? «No. Saltare addosso a chi non ti vuole è l’opposto dell’essere maschi» conclude Risé. «Se sei consapevole della tua forza dovresti anche sapere di avere delle responsabilità. Il maschile non c’ entra con la sopraffazione, c’ entra con la cavalleria. Ma nella civiltà dei consumi le donne sono celebrate per finta; sono cadute in una trappola culturale». Almeno la riflessione è cominciata. Ma non illudiamoci che il percorso sia veloce: «I grandi cambiamenti hanno bisogno di tempi lunghi» avverteZoja.E perché siano reali non basta noleggi, regole e codici aziendali: serve il desiderio onesto di capirsi un po’ di più.
“I molestatori sono dei malati: dovrebbero accettare di avere un problema, e risolverlo” Emis Killa, rapper
“Più che malizia ho visto leggerezza e cattive abitudini. E anche donne DIF OF IBOOP BQQSPˌUUBUPp William Griffini, manager
“Faccio un mestiere a rischio di fraintendimenti dai tempi di Carl Jung e Sabina Spielrein” Luigi Zoja, psicoanalista