Corriere della Sera - Io Donna

Runner, partite con il piede giusto

Imparare a conoscere il proprio passo: è la prima regola per trovare scarpe e stile (di corsa) ideali

- Francesca Caminada

Per correre serve poco, unpaiodi scarpe e via. Ma quei dieci, cento, mille passi che si mettono infila, allenament­o dopo allenament­o, possono portare con sé alcuni sgraditi compagni: cattiva postura o caratteris­tiche anatomiche che, a lungo andare, potrebbero trasformar­si in dolorosi problemi.

«Un doloretto al ginocchio, un fastidio alla schiena possono essere l’effetto di carichi sbagliati che con la corsa, ovviamente, vengono esasperati» dice il medico ortopedico comasco Martino Ronzoni, punto di riferiment­o dir unnerd’ eccezione come Valeria Strane o ed Eleo no- ra Anna Giorgi e di calciatori come R on aldo o El S ha arawy. Equi entra in gioco il “test del piede”: «“Gait Analysis” è un test specifico che, grazie ad apposite pedane, analizza la dinamica della corsa. Si valutano lamorfolog­ia del piede, la stabilità, eventuali problemi di appoggio o struttura. I risultati sono in grado di indicare la scarpaperf­etta edeventual­i correzioni, comead esempio i plantari personaliz­zati, anche preventivi» spiega il dottor Ronzoni. Quando corriamo, la parte del corpo che comunica più informazio­ni al cervello sono proprio i piedi. A seconda della scarpa utilizzata, raccoglier­anno più o meno dati sul terreno su cui si sta correndo: una calzatura dalla suola molto spessa nonne trasmetter­à molti, ma ridurrà alcuni disturbi; al contrario, una scarpa leggera può fornire più dettagli, inclusi i più fastidiosi. La scelta è da ponderare attentamen­te. Un’ altra dritta: una corsa lenta è anche più“pesante ”, pervia delle falcate piuttosto lunghe. Meglio correrea un’ intensità più elevata: l’ ideale sono 180 passi al minuto, cadenza che garantisce una corsa leggera e agile, e quindi meno impattante sul suolo. «La percentual­e delle donne che richiede il test è sempre più alta, soprattutt­o fra i 25 e i 50 anni: negli ultimi tempi c’ è stata una grande partecipaz­ione femminile in questo sport. Le donne sono molto attente ai problemi fisici e soprattutt­o sanno ascoltare le indicazion­i per migliorare» dice ancora l’esperto. Scegliere terreni meno duri dell’asfalto, non percorrere troppi chilometri con lo stesso paio di scarpe, andareperg­radi sonoi consigli che accompagna­no una corsa corretta: «È molto imporante saper gestire l’entusiasmo, specialmen­te agli inizi, e allo stesso tempo saper rallentare quando si presentano i primi dolori. A tutte le età e a tutti i livelli» conclude Ronzoni.

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