Corriere della Sera - Io Donna

QUELLO CHE GLI UOMINI NON DICONO

- di Aldo Cazzullo

IL RAPPORTO CONFLITTUA­LE CON I GENITORI è SOLO UNA QUESTIONE FEMMINILE?

PARLIAMONE SUI O DONNA. I T/ AUT H OR/ ALDO CAZZUL LO. LA RUBRICA TORNA IL 7 APRILE.

Caro Aldo, è vero che lamamma dovrebbe essere tenuta da conto quando è invita, ma quando tua mamma( unico genitore conosciuto) per tuttala su avita riesce a farti sentire incolpa per il suo «errore» e l’ unica cosa cheti di cedi tuo papà è“smettila di ridere perché mi ricordi tuo padre ”, le assicuro che è stato molto faticoso amarla. Per assurdo è molto più bello orachenonc’è più amarla percome voglio immaginarl­a ”. Lucia. Ho ricevuto moltissimi messaggi email do pola rubrica sul rapporto tramad ree figlia. Tante donne mi hanno raccontato quanto sian ostate difficili le relazioni con la loro mamma. Mamme gelose delle figlie. Soprattutt­o, mamme abituate a mettere le figlie in difficoltà, anonri conoscerei loro meriti, a caricarle sempre di nuove pressioni, di altre aspettativ­e, di ulteriori richieste.

Non dubito della sincerità di tante sofferenze. Forse però le figlie dovrebbe- ro talora provare a porsi dal punto di vista dellamadre.

È umano sognare che i nostri figli riescano nelle cose che a noi non sono riuscite. È meschino soffrire se ci riescono. È possibile che talora scattino paure o fragilità: quando la figlia finisce per dominare la sfera affettiva del padre, che ne esclude lamoglie; quando la figlia splende di una giovinezza che perla madre è irrimediab­ilmente passata. Escludo però ci possa essere una madre che nona mila donna che ha messo al mondo. La penso come Em manu elle Bé art, l’ attrice più bella del cinema( prima che si consegnass­e al chirurgo estetico ):« Non c’ è che un“ti amo” che si dice per sempre; quello che si dice ai propri figli».

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