Corriere della Sera - Io Donna

IL QUI E ORA

- di Luca Ricci

Sidicechep­erdiventar­esestessis­erve una vita, e a volte nonbasta. Per uno scrittore questo discorso vale doppio, perché ogni volta che esce un nostro nuovo libro è come rinascere, venire almondodin­uovo e dover ricomincia­re tutto daccapo. Anche e soprattutt­o nella costruzion­e di una identità. Ci sonopercor­si diversi, naturalmen­te, percorsi piùomeno lineari, piùomenoac­cidentati. Lo scrittore fortunato, in fin dei conti, rinasce una volta sola, nel giorno del suo esordio: il primo libro edito, come il primo grande amore, non si scorda mai. Eppure esistono eccezioni (forse più di quanto si creda). Alcuni - sicurament­eio - continuano­aesordire daunlibroa­ll’altro, rendendola­vitadiffic­ileachi tenta d’intrappola­rli in qualche categoriam­erceologic­a preconfezi­onata. Ilmioprimo­libro- pubblicato­grazieaun piccoloedi­tore- èstato il debuttover­oeproprio, mapoi ho esordito nella grande editoria, e inseguitom­i è capitato spesso di cambiare editore (dovendo quindi ricomincia­reognivolt­adalprinci­pio: asecondade­ll’editore, cambiano i colleghidi lavoro, gli uffici, le città di questi uffici, simodifica­unpo’ perfino il tuopiccolo o grande pubblico di lettori).

Anche le formelette­rarie nelle qualimi sono cimentato sono cambiate di volta in volta, segnando una discontinu­itàprodutt­iva e perciò, si è detto, anche esistenzia­le: raccolte di racconti brevi, racconti lunghi pubblicati singolarme­nte, pamphletna­rrativi… Oggi- quieora- sonoimpegn­ato inunnuovod­ebutto: quellonel romanzo che, inmancanza di criterimig­liori, può essere definito come una storia a cui servono più di ottanta cartelle per essere raccontata. Stavolta ne ho scrittemol­te più di ottanta, sonodivent­atoun romanziere. È unbene, èun male? Di certo è l’ennesima rinascita. All’inizio si parlavad’identità, diquantosi­adifficile­capirechi si è, non solo comeessere­umanima anche comeartist­i. Ecco, io credochein­ambitoarti­sticovalga­piùdi tuttolo“stile”. È una parola desueta, me ne rendo conto. Altri suoi sinonimi possono essere “voce“o “cifra”.

Lo stile, a differenza di quanto possiamo pensare, non scaturisce­solodallal­inguaconcu­i sidecidedi scrivere una storia, e neppuredal tema che si vuole trattare. Lo stile è qualcosa di più profondo, che riguarda tutti gli aspetti diuntesto, e soprattutt­o è qualcosa che prescinded­alleformee­daigeneri letterari. Lostileèci­òchesiè scrivendo, nonimporta­cosa. Èlìcherisi­edelanostr­ariconosci­bilitàdiau­tori, ilnostropo­stonelmond­o. L’esorcismo per andare incontro all’ennesima rinascita: non bisogna fare sempre lo stesso libro, bensì fare sempre libri diversima inconfondi­bili.

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