Corriere della Sera - Io Donna
IL QUI E ORA
Sidicecheperdiventaresestessiserve una vita, e a volte nonbasta. Per uno scrittore questo discorso vale doppio, perché ogni volta che esce un nostro nuovo libro è come rinascere, venire almondodinuovo e dover ricominciare tutto daccapo. Anche e soprattutto nella costruzione di una identità. Ci sonopercorsi diversi, naturalmente, percorsi piùomeno lineari, piùomenoaccidentati. Lo scrittore fortunato, in fin dei conti, rinasce una volta sola, nel giorno del suo esordio: il primo libro edito, come il primo grande amore, non si scorda mai. Eppure esistono eccezioni (forse più di quanto si creda). Alcuni - sicuramenteio - continuanoaesordire daunlibroall’altro, rendendolavitadifficileachi tenta d’intrappolarli in qualche categoriamerceologica preconfezionata. Ilmioprimolibro- pubblicatograzieaun piccoloeditore- èstato il debuttoveroeproprio, mapoi ho esordito nella grande editoria, e inseguitomi è capitato spesso di cambiare editore (dovendo quindi ricominciareognivoltadalprincipio: asecondadell’editore, cambiano i colleghidi lavoro, gli uffici, le città di questi uffici, simodificaunpo’ perfino il tuopiccolo o grande pubblico di lettori).
Anche le formeletterarie nelle qualimi sono cimentato sono cambiate di volta in volta, segnando una discontinuitàproduttiva e perciò, si è detto, anche esistenziale: raccolte di racconti brevi, racconti lunghi pubblicati singolarmente, pamphletnarrativi… Oggi- quieora- sonoimpegnato inunnuovodebutto: quellonel romanzo che, inmancanza di criterimigliori, può essere definito come una storia a cui servono più di ottanta cartelle per essere raccontata. Stavolta ne ho scrittemolte più di ottanta, sonodiventatoun romanziere. È unbene, èun male? Di certo è l’ennesima rinascita. All’inizio si parlavad’identità, diquantosiadifficilecapirechi si è, non solo comeessereumanima anche comeartisti. Ecco, io credocheinambitoartisticovalgapiùdi tuttolo“stile”. È una parola desueta, me ne rendo conto. Altri suoi sinonimi possono essere “voce“o “cifra”.
Lo stile, a differenza di quanto possiamo pensare, non scaturiscesolodallalinguaconcui sidecidedi scrivere una storia, e neppuredal tema che si vuole trattare. Lo stile è qualcosa di più profondo, che riguarda tutti gli aspetti diuntesto, e soprattutto è qualcosa che prescindedalleformeedaigeneri letterari. Lostileèciòchesiè scrivendo, nonimportacosa. Èlìcherisiedelanostrariconoscibilitàdiautori, ilnostropostonelmondo. L’esorcismo per andare incontro all’ennesima rinascita: non bisogna fare sempre lo stesso libro, bensì fare sempre libri diversima inconfondibili.