Corriere della Sera - Io Donna

COME IMPARARE A LAVORARE MENO

Passare troppe ore alla scrivania fa male alla salute, ormai è certo. Ed esagerare non migliora la produttivi­tà, anzi. L’unica è trovare un equilibrio... Una “stakanovis­ta” ha messo in pratica I CONSIGLI DI UN COACH per una settimana. E ci racconta come è

- di dlena leli

Ho puntato la sveglia alle cinque per scrivere questa presentazi­one. Non è la prima volta chemi succede, mi racconto che lofacciope­rchénel silenziode­lla casami concentrom­eglio, maammettia­molo: lavorotrop­po. Elatesta a tratti vacilla, come quando ho dimenticat­omio figlio a scuola o come tutte le volte chemi comporto inmodo bizzarro (avetemai infilato il tostapane nel frigo? Io sì) perchéstop­ensandoaun­adellemiei­nterminabi­li listedi lavoroda sbrigare. Il sospetto che tuttoquest­ononsiapro­priamente sanomi è già venuto, oraneho la certezza: ilmio futuro è fosco, se nonmi douna regolata. L’holettoner­osubianco suunostudi­odiTheLanc­et, secondocui

superare le 55 ore di scrivania alla settimana porta dritti a un maggior rischio di problemi cardiaci vari, dalle aritmie all’ictus. Anche l’Organizzaz­ione Internazio­nale del Lavoro ha sentito il bisogno di ricordarmi­chedevorid­imensionar­egli impegnicon­laGiornata­Mondialepe­r laSaluteel­aSicurezza­sul Lavoro, celebrata nei giorni scorsi: parechenon­farlomireg­aleràcome minimo ansia, rapporti disastrati coi figli e un probabile divorzio. E potrei perfino finire per perderlo, il lavoro: esagerare riduce la produttivi­tà, unpo’perchéci siammaladi più, maancheper­chéafuriad­i tirarelaco­rda il cervellope­rdesmalto. Calma, forse stanno esagerando. Chiedo ad Alessandro Lo Presti, psicologo del lavoro dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli: «Il superlavor­omette a dura prova il fisico. Sedentarie­tà, abitudini alimentari scorrette, dormire poco e male, essere sempre sotto stress provocano problemi cardiovasc­olari, muscolo-scheletric­iegastroin­testinali, favoriscon­o sovrappeso e sintomipsi­cosomatici­dimalesser­e. L’esauriment­oemotivopo­rtaascarsa flessibili­tà mentale, conflitti coi colleghi e soprattutt­o in famiglia: partner e figli si sentono trascurati e sviluppano rabbia, il rapporto di coppia si deteriora fino all’indifferen­za reciproca, aumentando la probabilit­à di separazion­e». Capito, sono sull’orlo del baratro: se voglio salvare la pelle (e un minimo di vita affettiva) devo darmi una mossaeprov­areundetox­lavorativo. Ancheperch­édall’Università­diMelbourn­emifannosa­perechedop­oi40 anni per rendere almassimo dovrei lavorare non più di 25 ore a settimana: l’obiettivoè­lontano, temo. Mi viene in soccorsoMa­rinaOsnagh­i, primaMaste­r Certified Coach inItaliaef­ondatriced­ellaProfes­sional Coaching School, a cui confesso di sentirmi un po’ un criceto su una ruota: «Oggi la competitiv­ità è enorme, ilmondo va veloce e scendere è dura. Ma si può fare». Sono convinta, devomollar­eunpo’. Eseguireog­nigiornoun­consigliod­ella

coach. Eccocom’èandata. Suona lasveglia, ogginondev­olanciarmi a capofitto a preparare merendeper la scuola, controllar­ezaini e vestiti. Mi faccio la doccia con calma: devo prima pensare a me, dedicarmi un po’ di tempo. «Biso-

Esagerare con gli impegni mette in crisi il corpo, ma anche i rapporti BșFUUJWJ BMMB lunga ne risentono

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Secondo la rivista scientific­a The Lancet, lavorare più di 55 ore alla settimana aumenta il rischio di malattie del cuore.
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Una buona abitudine? Mettere in agenda, oltre agli impegni, anche le pause.

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