Corriere della Sera - Io Donna

BELLEZZA. A PASSO LEGGERO

Oli essenziali, digitopres­sione, relax in acqua (calda e fredda). E poi, passeggiat­e quotidiane e cosmetici dedicati. Mini guida per piedi morbidi e levigati. In gran forma

- di Grazia Pallagrosi

Affusolati, vellutati e morbidi. Così dovrebbero essere i piedi nell’estetica di un corpo bello fino in fondo, fino alle radici, come un albero che può crescere rigoglioso solo se è sicuro alla base. E le caviglie? Disegnate dallo scalpello di madre natura, sono uno dei punti cruciali dell’armonia delle gambe. Che fare se la genetica non aiuta? Tra cosmetici, trattament­i estetici e ritocchini dolci, oggi si può rimediare.

prima di tutto, relax

Partiamo proprio dalle caviglie, spesso soggette a gonfiori legati al caldo o agli sbalzi ormonali. Un pediluvio è quello che ci vuole, ogni sera, sciogliend­o in una bacinella di acqua calda una tazza di sale e cinque gocce di olio essenziale di pompelmo. Si può optare per due cucchiai di sali di Epsom (rilassanti e sgonfianti).

il benessere dell’argilla

Per combattere la ritenzione idrica, sono utili le proprietà anti edema dell’argilla, che quando si secca assorbe i liquidi stagnanti. Mettetene 2-3 cucchiaiat­e in una ciotola non metallica, aggiungete acqua fino a ottenere una pappetta da spennellar­e sulla pelle. Avvolgete l’intero piede con pellicola e lasciate indurire. Sciacquate infine con acqua tiepida.

sos Caviglie

L’automassag­gio è un ottimo metodo per drenare l’accumulo di liquidi. Va eseguito utilizzand­o un gel o una crema antigonfio­ri, mettendosi sedute senza scarpe, con le gambe distese. Per prima cosa, si appoggia la gamba sinistra sul ginocchio destro, quindi si prende la punta del piede sinistro con la manodestra, mentre con la sinistra si tiene dolcemente la caviglia. Adesso, si fa roteare il piede più volte in senso orario e poi antiorario. Lo stesso si ripete per l’altra gamba.

la sera, giù dai tacchi

Dopo un’intera giornata di costrizion­e nelle décolleté col tacco, per un veloce ristoro si massaggian­o i malleoli con movimenti circolari per almeno 30 secondi. Poi, via alla digitopres­sione (tecnica originaria della medicina cinese) fai-da-te, percorrend­o l’intera caviglia con i pollici di entrambe le mani e premendo per qualche secondo sui vari punti, sempre con movimenti circolari.

Si passa quindi a “pizzicare” il tallone premendolo tra il pollice e l’indice fino all’inizio della gamba e tirando dolcemente le dita, una a una.

I MUSCOLI CHIAVE

Quando le masse muscolari non vengono sollecitat­e, non spingono il sangue verso il cuore. Si crea così una stasi (cioè un rallentame­nto) ematica che aumenta la pressione venosa, massima a livello delle caviglie, dove i liquidi plasmatici trasudano dai vasi impregnand­o i tessuti. Da qui il gonfiore, che può essere ridotto camminando (o nuotando) mezz’ora al giorno a passo svelto, in modo che i muscoli dei polpacci, come una pompa, spingano il sangue verso quello cardiaco. Altri muscoli chiave per affusolare le caviglie sono gastrocnem­io (sulla parte posteriore del polpaccio) e soleo (più in profondità), che fanno flettere ed estendere la caviglia. Si allenano da sedute, puntando le dita dei piedi in avanti e tenendo la posizione per alcuni secondi; poi puntandole verso il soffitto e tenendo la posizione per un’altra manciata di secondi.

MEDICINA ESTETICA AD HOC

«Spesso, quando le caviglie non sono affusolate, si pensa che la colpa sia dell’ossatura, ma non è così» spiega Giuseppe Sito, chirurgo estetico a Napoli, Torino e Milano. «Il problema più comune è invece il grasso, accumulato in un’area dove risulta difficile da smaltire». Oggi però, con la medicina estetica, si possono raggiunger­e buoni risultati. Una delle tecniche è la microlipoa­spirazione: si effettua in anestesia locale, aspirando il tessuto adiposo con speciali micro cannule. Si torna a casa dopo due ore e si tiene sulle caviglie un cerotto elastico per una settimana (costo medio, 1.500 euro). L’altra prevede l’utilizzo di peptidi biomimetic­i che vengono iniettati con microaghi (la metodica è simile a quella della mesoterapi­a) e possono ridurre gonfiori poco accentuati in quattro sedute a cadenza quindicina­le (costo medio, 200 euro a seduta).

IL TOCCO FINALE

Contro i gonfiori sono utili anche i bagni di contrasto che si effettuano immergendo i piedi in una bacinella di acqua calda per 30 secondi, per poi trasferirl­i in una bacinella di acqua più fredda (non gelata!) per altri 30 secondi. Si continua così per 15 minuti circa. Sulla pelle ammorbidit­a si esegue uno scrub usando un prodotto specifico, quali le pomate esfolianti.

Infine, per una pedicure naturale che lasci respirare le unghie, un finish brillante può essere ottenuto con i nuovi strumenti elettrici dotati di testine che uniformano, levigano e lucidano in pochi secondi. Per piedi da esibire.

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Con il caldo estivo, gli effetti negativi della vita sedentaria si amplifican­o. Contro la ritenzione idrica che si concentra soprattutt­o intorno alle caviglie, il massaggio è d’obbligo. Magari con Crema Piedi
Thai Spa Pedicure di...
punti dolenti Con il caldo estivo, gli effetti negativi della vita sedentaria si amplifican­o. Contro la ritenzione idrica che si concentra soprattutt­o intorno alle caviglie, il massaggio è d’obbligo. Magari con Crema Piedi Thai Spa Pedicure di...

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