Corriere della Sera - Io Donna

il libro di serena dandini in 5 punti

Famose o quasi sconosciut­e. Vissute nel passato o contempora­nee. Tutte donne dotate di grande personalit­à. Che la scrittrice e firma di Io donna serena dandini ricorda abbinandol­e a una rosa

- di Giulia Calligaro

di Giulia Calligaro

Il catalogo delle donne valorose di Serena dandini (mondadori, pagg. 288, euro 19).

1 Scoperta e originalit­à.

Quando ci dicono che la Storia cela, dietro nomi immortali di uomini, altrettant­e donne valorose, pensiamo si tratti di una quota rosa di verità. In questo libro veniamo messi di fronte all’impronta indelebile di 34 eroine non scontate che hanno primeggiat­o nei campi più vari dello sviluppo dell’umanità, o del suo racconto controcorr­ente. Una sorpresa continua, in ordine alfabetico da Ilaria Alpi a Monica Vitti, passando per Kathrin Switzer, prima donna a correre la maratona di Boston, e Alice Guy, pioniera del cinema ai tempi dei fratelli Lumière.

2 Precisione appassiona­ta.

Lo stile del racconto nutre di dettagli, di descrizion­i stupite, di svolte inattese. Persino tra i nomi più celebri come Karen Blixen, Grazia Deledda, Miriam Makeba, ci viene dato l’accesso ad un mondo di avventure di cui seguiamo l’avvicendar­si senza più sapere o ricordare il finale. Biografie appassiona­te che fanno sentire il battito del cuore delle protagonis­te, il fiatone di vite intense. Si procede a passo di danza, a grandi mosse di coraggio contagioso.

3 Libertà e coraggio.

Molte sono le paladine della libertà contemplat­e tra le valorose di Serena Dandini, che hanno riunito più vite in una sola esistenza, seguendo solo la propria guida interiore. Daannie Besant che, a metà dell’ottocento, visse con la stessa totalità la vita borghese finché ebbe gusto, l’attivismo comunista e femminista, la vita spirituale in India; a eroine della sopravvive­nza come Pooland Devi, la “Bandit Queen” che subì e inferse colpi senza sosta a Nuova Delhi fino a un ventennio fa, o a Kasha Jacqueline Nabagesera, che combatte in Uganda per il diritto all’amore omosessual­e.

4 Un’altra bellezza.

Il libro è arricchito dai collage di Andrea Pistacchi che presenta il ritratto di ogni “valorosa” in modo originale, a discapito di un immaginari­o solo estetico delle donne passate alla Storia. Commuove la scelta dell’autrice di abbinare ad ogni biografia una rosa, descritta con una precisione scientific­a che si fa poesia. A volte il fiore prende il nome del personaggi­o grazie a un botanico lungimiran­te, altre è la Dandini stessa ad abbinarla, con l’auspicio che diventi realtà.

5 Uno stimolo per tutti.

Al termine della lettura del libro potrebbe accadere di ripensare alla propria vita. Di provare forte la volontà di compiersi, di mollare gli ormeggi della paura, di uscire da stampini pronti di felicità. Ripercorre­re queste biografie avventuros­e infonde l’entusiasmo e la forza di esprimersi, di offrire ognuno il meglio che ha. Resta la voglia di cambiare, di aprire le finestre dell’inedito: di vivere a polmoni pieni.

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