Corriere della Sera - Io Donna

BELLEZZA. SPEGNI IL BLU

La luce (azzurrina) dello smartphone? Invecchia. Come l’inquinamen­to e i raggi infrarossi. Staccare la spina non è sempre possibile, proteggers­i sì. Con i cosmetici giusti. E i consigli degli esperti

- di Grazia Pallagrosi

Luci, vibrazioni, onde elettromag­netiche. Sono gli ingredient­i del contesto digitale in cui è immersa la nostra vita (da mattina a sera), ormai senza soluzione di continuità. Chi ne fa le spese è anche la pelle. E proteggers­i è diventato indispensa­bile.

IL DANNO AL DNA

Tra telefonino, tablet, computer e l’inossidabi­le televisore, trascorria­mo davanti agli schermi spesso più di otto ore al giorno: cosa rischia la pelle a causa di questo contatto prolungato? «Tutta la gamma di luce visibile accelera l’invecchiam­ento epidermico dal 10 al 19 per cento» spiega la dermatolog­a Magda Belmontesi. «Aumenta nell’organismo la produzione di radicali liberi, molecole che attaccano le cellule alterandon­e sia le membrane, sia il codice genetico. In pratica, aumenta la possibilit­à che il nostro Dna venga danneggiat­o: le cellule madri produrrann­o cellule figlie col codice rovinato e il fisiologic­o turn over della pelle non sarà più sufficient­e a rigenerarl­a, predispone­ndola all’invecchiam­ento accelerato».

NUTRIRSI BENE

Non bastasse, il tipo di vita che conduciamo ci candida a un danno cumulativo dato dal sommarsi degli effetti di inquinamen­to, raggi infrarossi, luce violetta e blu. «Mentre contro gli Uv abbiamo dei filtri, questo non vale per gli infrarossi e per la luce emessa dagli schermi. L’unica soluzione, al momento, è l’utilizzo quotidiano di antiossida­nti, sia sotto forma di cosmetici o cosmeceuti­ci da applicare sulla pelle, sia sotto forma di micronutri­enti da assumere con l’alimentazi­one» dice l’esperta.

L’eˋetto cumulativo dell’esposizion­e nociva alla luce blu-viola, emessa dai dispositiv­i digitali, può contribuir­e all’invecchiam­ento precoce dell’occhio e all’insorgenza di patologie oculari spiega Roberto Tripodi, medical manager di Essilor Italia, azienda di ottica oftalmica. Prendersi cura degli occhi diventa quindi un imperativo.

Per evitare lo stress ossidativo delle cellule retiniche, insieme all’institut de la Vision di Parigi, Essilor ha realizzato Eye Protect System, un innovativo sistema di protezione per gli occhi integrato nel cuore di una lente. Grazie a speciali molecole brevettate, svolge un triplo processo di assorbimen­to dei raggi Uva/uvb e le frequenze nocive della luce blu-viola.

PASSIAMO

OTTO ORE AL GIORNO DAVANTI A COMPUTER, CELLULARE E TV. ANCHE LA PELLE NE FA LE SPESE

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pericoli in vista Gli occhi sono la parte più esposta alla luce emessa da tutti i dispositiv­i digitali. Un collirio anti secchezza può aiutare a mantenerli sani e riposati.
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La luce blu e viola può favorire l’iperpigmen­tazione e intensiˌca­re l’aspetto delle ipercromie dopo l’esposizion­e solare.

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