Corriere della Sera - Io Donna

Sua maestà, di rosa vestita, ha premiato il fantino lanfranco “frankie” dettori, che nel 1996 si aggiudicò tutte e sette le gare

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Migliaia sono poi i tacchi altissimi che solcano con grazia l’erba di aree private, dove dame in tailleur Chanel mostrano cosa sia la gentilezza inglese, elargendo lodi sincere (“Voi italiani coi cappelli avete una marcia in più”) e rivolgendo parecchie domande (mai invasive). Ma per qualsiasi inglese la maggior soddisfazi­one è scoprire come anche all’estero Ascot mantenga uno charme indiscusso.

Tante le coppie più o meno giovani che esibiscono abiti e completi coordinati, sfiorando a volte il limite del kitsch: non saranno accettati nei “recinti” a sangue blu, ma sicurament­e conquister­anno gli obiettivi. Uno sguardo benevolo quel giorno va proprio agli italiani: nel Royal Enclosure vediamo Sua Maestà, di rosa vestita, premiare il fantino sardo Lanfranco “Frankie” Dettori, leggenda di Ascot dal 1996 per aver vinto tutte e sette le gare in una giornata (portando unmiliardo nelle tasche di uno scommettit­ore filo-italiano).

leggi di attrazione

Nella folla emergono alcuni marinai in divisa immacolata. Una virilità priva di gemelli e panciotto, ma ostentata fra sigari, berretti e qualche tatuaggio. Le ragazze li osservano, una mano sul cappello e l’altra già tesa per socializza­re; ogni scusa è buona per farsi una foto insieme. Come loro, tanti alzano lo smartphone per immortalar­si con passanti degni di nota: atteggiame­nto forse poco chic, al quale anche Ascot si dovrà adeguare. Del resto il 21 giugno, oltre a Gold Cup e solstizio d’estate, quest’anno si è celebrata anche la giornata mondiale del selfie...

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