Corriere della Sera - Io Donna
Autonomia, equilibrio tra impiego e privato: sono le motivazioni di chi sceglie oggi una vita da freelance
ri del web. Senza garanzie, senza ferie, senza tredicesima, senza diritto all’allattamento, sanno che la gravidanza è una decisione importante: ce la farò, o dopo tanta fatica verrò messa da parte? E riuscirò a godermi mio figlio?
Sara Porreca insegnava in una scuola internazionale di Roma: le avevano detto chiaramente che, se voleva un contratto, l’avrebbero pagata un terzo. Ha sbattuto la porta, si è trasferita a Milano, ha aperto un sito, howtolearnitalian.it, ed è diventata imprenditrice di se stessa: «La partita Iva è stata una conquista» dice. «Ora ho una professionalità riconosciuta, grande visibilità. E sono mamma di Vera. Certo, ho staccato solo poche settimane quando è nata, manon ho ripreso con il ritmo di primaeora che ha 15 mesi mela gestisco da sola».
Ancora più multitasking
Autonomia, possibilità di svolgere la professione che si ama e soprattutto maggior equilibrio tra lavoro e vita privata: sono queste le motivazioni di chi sceglie una vita da freelance. Come Valentina: «Il tipo di attività cognitiva richiesta a una professionista assomiglia a quella richiesta a una neomamma. Devi prendere decisioni rapidamente, risolvere problemi, sfruttare ogni momento libero, rispettare le scadenze, far fronte alle emergenze. Passi da un’attività all’altra con facilità, e noi ci siamo già abituate. Tutte le donne sono multitasking. Noi, di più». Oggi Valentina lavora tutte le mattine e un pomeriggio a settimana; una scelta consapevole, anche se il sacrificio economico non è irrilevante. Masa che la percezione sociale è negativa: «Si pensa che una mammaconpartita Iva sia un po’ una casalinga con un marito ricco. Una con tanto tempo libero. Mail peggio è che la mancata solidarietà viene dalle altre donne. Alcune conoscenti mi hanno chiesto stupite se avessi diritto all’indennità di maternità».
In realtà l’indennità non solo esiste, ma è molto migliorata grazie al Jobs Act degli autonomi, che permette di continuare a lavorare senza rinunciare all’assegno. «In precedenza