Corriere della Sera - Io Donna
sport & intelligenza
Secondo le ricerche, allenare i muscoli aumenta i livelli di un fattore di crescita che nutre e sostiene le cellule cerebrali. Così il movimento facilita il lavoro dei neuroni e ripulisce la materia grigia da tossine e scorie dannose. E migliora l’appren
La visione estetica dello sport minaccia di confinare alla scrivania chi coltiva l’intelletto, se non altro per rimarcare una distanza da modelli pasciuti a palestra, Tv e pochi libri. È vero: i glutei nervosi di una donna che corre o i bicipiti maschili che si gonfianosollevando unpesorientrano fra gli aspetti di una certa bellezza contemporanea. Ma il senso profondo dell’attività fisica non è il sussiego ai canoni di una società dell’apparenza, è stare bene. Di più: l’esercizio migliora l’intelligenza, come si è scoperto di recente. Un’antitesi del cliché che vuole il cervellone intento a disdegnare l’attività fisica. Uncortocircuito rispetto al luogo comune: o atleta o artista.
In fondo non è così strano, basta rifletterci. Il nostro Dna somiglia maledettamente al genoma dei primi Sapiens
che passavano la giornata a cacciare e a raccogliere bacche, pena la morte per inedia. Gli antenati più lontani, i primati, saltano ancora da un ramo all’altro. Il movimento è una delle caratteristiche della nostra specie. E corpo e mente si sintonizzano, non si tratta di compartimenti stagni: quel che fanno gli arti ha effetto sull’encefalo e viceversa.
MIGLIORA MEMORIA E APPRENDIMENTO
L’attività fisica, in base agli ultimi studi, potenzia l’apprendimento e le capacità mnemoniche. La prima spiegazione è meccanica: allarga i vasi sanguigni, attraverso cui fluiscono più sangue e ossigeno, il carburante dei nostri pensieri. Alcuni studi evidenziano come il movimento accresca il numero di cellule gliali, unità biologiche specializzate che in parte affiancano il lavoro dei neuroni, ossia i signori dell’intelligenza, e in parte ripuliscono il cervello da tossine o altri residui dannosi. Non solo. Una ricerca mostra come lo sport riesca a invertire l’atrofia dell’ippocampo dovuta all’età, perché il nucleo profondo dell’encefalo in cui si formano i ricordi e in cui la memoria a breve termine si trasforma in memoria a lungo termine, con gli anni, tende a rimpicciolirsi.
PREVIENE DEMENZE COME L’ALZHEIMER
L’esercizio favorisce anche la produzione di un fattore di crescita che nutre le cellule cerebrali: il fattore neurotrofico BDNF. È una sostanza importantissima, perché foraggia i neuroni già esistenti e promuove la crescita di nuovi neuroni e di nuove sinapsi, ossia i ponti che collegano un neurone all’altro.
Che cosa vogliono dire tutti questi risultati? Che l’attività fisica aiuta il cervello a migliorare, a rigenerarsi e a non fargli perdere colpi. Anche per questo gli scienziati ritengono che prevenga le varie forme di demenza, incluso l’alzheimer.
INDUCE MOLECOLE DEL BUONUMORE
E poi lo sport induce pensieri positivi. Nuotare, darsi al tango, fare Pilates o giocare a tennis con l’amica: va bene tutto. Non è necessario prevedere allenamenti sfiancanti. Basta una camminata a passo svelto di dieci minuti perché si producano endorfine. Sono neurotrasmettitori pazzeschi, detti del buonumore, messaggeri di sollievo tra le sinapsi. Queste molecole somigliano agli oppiacei: droghe dall’azione eccitante e antidolorifica. Con il jogging o un giro in palestra, nel cervello ne circolano in abbondanza. Danno una bella calmata. Si vola lontano dallo stress. La vita sorride.
SOPPRIME UNA SOSTANZA DELLO STRESS
Un lavoro pubblicato qualche mese fa su una rivista prestigiosa qual è Science ha dimostrato che l’infiammazione cronica periferica, nei tessuti e nei vasi sanguigni di braccia o gambe, può contribuire all’accumulo nel cervello di una sostanza tossica per la serenità, la chinurenina. Per capirsi, èl’opposto delle molecole felici serotonina o dopamina ed è sempreprotagonista dello stress. Ebbene, la chinurenina viene soppressa con l’esercizio, perché i muscoli allenati producono un enzima che contribuisce a espellerla: il cervello sta meglio, l’infiammazione cala.
VA DISTRIBUITA DURANTE LA SETTIMANA
Ma quanto muoversi? L’organizzazione mondiale della sanità, in base ai risultati di molti studi che hanno correlato esercizio fisico e salute, ha pubblicato le raccomandazioni per gli adulti ( Global recommendations on Physical activity for Health, 2010). Valgono dai 18 anni in su, inclusi gli anziani, e prevedono 30 minuti di attività aerobica moderata per cinque giorni a settimana, per esempio una camminata a passo svelto o intensa per almeno 3 giorni (o anche una combinazione delle due) e in più un paio di sessioni di rafforzamento muscolare.