Corriere della Sera - Io Donna
Festeggiare il compleanno è una cosa da giovani?
estate, almeno così sosteneva Ennio Flaiano, è l’unica stagione. Forse per questo evoca feste e party, soprattutto quelli organizzati per i compleanni. L’età media si allunga e fatalmente si moltiplicano i tripudi per i genetliaci di anziani gentiluomini, di dame che hanno rimosso da anni i conti con l’anagrafe. Tutti intruppati a ballare come tardo adolescenti, sulla spiaggia o sui prati ben curati di certe ville, con le braccia (spesso un po’ cadenti) alzate, i sorrisi d’ordinanza, l’allegria da copione, in una ricerca tempo perduto che, ovviamente, mai più tornerà.
Dagospia è una banca dati del genere: scene tutte identiche, in cui stravince un retrogusto di grottesca tristezza. Ma non è meglio lasciare certi riti a chi ha tutta la vita davanti a sé da festeggiare, a chi è (proprio per questo) giustamente spavaldo, anche un po’ arrogante e ha la vera musica in corpo? E non è altrettanto meglio, per chi ha più passato che futuro, brindare per la tappa raggiunta con elegante serenità, senza giovanilistici clamori, tra quegli happy few con cui si condividono solidi affetti, ricordi, bilanci e anche sorprendenti progetti?
Un dolce?», chiede il cameriere. I commensali della tavolata, tra cui ci sei tu, rispondono. Poi si ricomincia a parlare. La cena sta per finire ma la discussione è ancora animata com’è animato il ristorante. Poi, all’improvviso, il buio. L’“ooooh” immediato, in coro, di tutto il locale. Sembra che se ne sia andata la luce. S’avanza una candelina nel buio, accesa troppo in fretta perché possa trattarsi di un semplice guasto. Sembra tutto organizzato. Infatti viene verso di te, la candelina. E dentro di te, il terrore. Che diventa orrore quando le luci si riaccendono e i tuoi amici intonano l’orrido Buon compleanno a te, a te che l’avevi tenuto nascosto, a te che facevi “il sorcio”, comedicono a Roma. Eti ritrovi con decine di sconosciuti che ti fanno gli auguri. L’incubo finisce, ti svegli sudato, con la sensazione del pericolo scampato ancora appiccicata addosso. Anche chi odia i compleanni dovrebbe imparare a sacrificarsi. Crescere, se si vive felici, è più bello che essere bambini. In fondo, festeggiare un compleanno - soprattutto se l’hai sempre odiato - è un’arte da affinare. D’altronde, che cosa mai può esserci di male dietro il viso di uno sconosciuto che, dal tavolo accanto, ti sorride chiedendoti: «Quanti anni compie?».
d’es tate ogni occasione è buona per fare fes ta. vole te condividere con noi il ricordo di Un’es tate i n d i m e n t i c a bi L e ? s c r i v e t e c i a i o d o n n a . pa r L i a m o n e@ r c s . i t.
L a rubrica torna il 4 agos to.