Corriere della Sera - Io Donna
“A un matematico serve capacità logica, di astrazione, ma soprattutto passione” sostiene Gregorio Falqui della Bicocca
Importerebbe di più ricordare che i dati occupazionali per i laureati nelle Stem sono oltre il 95 per cento, a 5 anni dalla fine degli studi. Mentre purtroppo le donne che in Italia lavorano nel settore sono solo il 31,7, contro il 68,9 degli uomini. E solo il 5 per cento delle quindicenni (fonte Ocse) aspira a una tra queste professioni. «Mi dicevano: sei una bella ragazza, perché vuoi fare fisica? Come se fosse una contraddizione», ricorda Gabriella Greison, fisica e scrittrice (a settembre uscirà il suo nuovo romanzo, Einstein e io, Salani).
Eppure, per chi intraprende questi studi, quel che conta davvero è che sono entusiasmanti, perfino travolgenti. «Perché le cose cadono? Perché il cielo è azzurro? La fisica dà la spiegazione scientifica al mondo che ti circonda, ti fa aprire i cassetti e ragionare. In modo diverso da quel che hai fatto al liceo» conclude Greison.
BISOGNA trovare nuove sonorità
Perfino la matematica, spauracchio degli studenti, diventa creativa, a conoscerla meglio: «È capacità di astrazione, è trovare soluzioni innovative a un problema» dice Gregorio Falqui, direttore del Dipartimento di Matematica all’università di Milano Bicocca (186 immatricolati nel 2017, con un trend in grande ascesa). «Le qualità necessarie sono: capacità logica, di astrazione, e soprattutto passione. È importante saper maneggiare gli strumenti, come fanno gli studenti del Conservato-
Camilla Colombo
37 anni, professore associato in Meccanica del Volo Spaziale