Corriere della Sera - Io Donna
Non è vero che le materie scientifiche non sono adatte alle ragazze. non bisogna spaventarsi. e in italia, la qualità degli studi è altissima
rio, facendo esercizio. Ma poi bisogna andare oltre, cercare di scoprire nuove sonorità».
Gli stereotipi abbondano: «Dopo la laurea in Matematica fai solo il professore? Non è vero. Piuttosto, quello è un ottimo paracadute» continua Falqui. «Si lavora nelle aziende tecnologiche, nei fondi d’investimento, nel management consulting, nell’analisi dei dati». Mentre ci sono fisici nel private banking, nei reparti di medicina nucleare degli ospedali, nei laboratori meteo, in quelli di fisiologia umana, «perché hanno capacità analitiche che li rendono adattivi», aggiunge Daniela Rebuzzi.
tassi di occupazione in crescita
L’invito che Io Donna fa ai diplomati, dunque, è di non scartare le Stem a priori. Di pensarci, almeno. Di prenderle in considerazione. Soprattutto lo diciamo alle ragazze. Nel 2016, fonte Miur, su 54mila laureati in Ingegneria, 17mila erano di sesso femminile. NELL’ICT (Information and Communication Technologies), solo 479 su 3222. Eppure, secondo il Cedefop (Centro europeo per la formazione professionale) entro il 2025 il tasso di occupazione nelle Stem crescerà del 13 per cento contro un aumento medio del 3. Perché non provarci? La risposta arriva da 5 giovani ricercatrici e docenti di Ingegneria al Politecnico di Milano. Che ci raccontano il loro lavoro. E perché lo amano.
alessandra Menafoglio
31 anni, ricercatrice in Statistica Applicata