Corriere della Sera - Io Donna
Melania Trump con i suoi gioielli e le sue giacche provocatorie non rappresenta le donne. Certo non rappresenta la maggior parte di noi!
alcuni amici in un club e non l’hanno fatta entrare, perché non portava i tacchi alti…
Cose da pazzi, ma è accaduto davvero, in una metropoli come Parigi! Il responsabile del locale mi ha scritto per scusarsi, appena è uscita la notizia. Dice: «Siamoprofondamentedispiaciuti... mia madre è una sua grande fan! Venga a ballare da noi quando vuole, anche scalza!». Gli ho risposto: «Grazie per l’invito, ma soprattutto... i migliori auguri a sua madre!».
Nel tour in corso ha aperto spesso i concerti con Don’t Think Twice… di Bob Dylan. C’è un pezzo che cantava allora, nei duetti con lui, che le piaceva di più in assoluto?
Qualsiasi cosa suonassimo insieme allora era il meglio del meglio! Anche oggi quando suono e canto le sue canzoni le amo tutte allo stesso modo. È un piacere suonare ogni sua canzone, sono al contempo pezzi attuali e nostalgici.
Tra pochi giorni torna in Italia, dove tempo fa ha scritto due ballate struggenti (su musiche di Ennio Morricone) per Sacco e Vanzetti, il filmdigiuliano Montaldo sui due anarchici italiani ingiustamente condannati a morte nel 1927 negli Usa. Comefuavvicinata dal giovane regista?
Tutto quello che ho fatto in Italia, quando ero giovane, è arrivato grazie a Furio Colombo. Furio mi chiamò in albergo e mi disse: “Senti, Joan, puoi scrivere questa canzone per Sacco e Vanzetti?”.
All’inizio rifiutai, ma Furio insistette: “Be’ Joan, invece devi proprio farla!”. La ballata più lunga che apre il film ( Ballata di Sacco e Vanzetti) era quasi pronta, quando Montaldo mi disse: “Vorrei anche una tua canzone, una cosa “piccola”, alla fine del film…”.
Here’s to you è arrivata dopo, grazie alla magia che ancora hanno due personaggi straordinari e forti come Nicola e Bart, vittime del potere nella sua accezione più tragica e violenta. Sono loro ad averla ispirata, con il loro pensiero e le loro parole, io non sono che il tramite.
Lei si considera anarchica?
No, sono troppo pigra! Certo, in questo momento non ci sono vere alternative politiche. Oggi l’unico modo per uscire da questa condizione disperata è proprio votare! In questo istante voterei anche per una tazza di tè o per qualsiasi oggetto inanimato, pur di sbarazzarmi di chi abbiamo ora e tornare a una soglia minima di normalità.