Corriere della Sera - Io Donna
Endometriosi: un aiuto arriva anche dalla dieta
Sono tre milioni le italiane con endometriosi: le cellule del rivestimento dell’utero proliferano dove non dovrebbero, le mestruazioni sono dolorose, l’infiammazione cronica porta dolori e difficoltà nei rapporti sessuali. Un calvario, che potrebbe migliorare con la dieta, come sottolinea il Progetto Nutrizionale della Fondazione italiana endometriosi ( endometriosi.it): i dati raccolti stanno aiutando a costruire una “dieta su misura” e l’obiettivo, come spiega Pietro Giulio Signorile presidente dell’associazione italiana endometriosi, è «evitare i farmaci, ormonali, antidolorifici o antinfiammatori: per la prima volta si punta a fare dell’alimentazione una cura dei sintomi dell’endometriosi». Il “trucco” è ridurre i cibi che favoriscono l’infiammazione e puntare su quelli antinfiammatori e che diminuiscono i livelli di estrogeni. Le scelte giuste? «Aumentare del 20-30 per cento il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, perché le fibre regolano insulina ed estrogeni; sì a frutta secca, pesce azzurro e avocado, ricchi di omega-3 dall’effetto antinfiammatorio. Limitare invece zuccheri raffinati, grassi saturi, fritti, carne rossa e latticini perché favoriscono i processi infiammatori; cautela con grano (contiene acido fitotico, può aggravare i sintomi) e glutine; evitare anche la caffeina, che favorisce i crampi addominali, e soia, avena e segale che contengono estrogeni». Elena Meli