Corriere della Sera - Io Donna
Investire nei farmaci
Quest’estate l’ennesima grande azienda farmaceutica ha annunciato che cesseranno le attività di ricerca e sviluppo sugli antibiotici.
È una pessima notizia, perché segue altre decisioni analoghe e perché quello delle infezioni resistenti è un tema sempre più importante per la salute delle persone in tutto il mondo.
Molti batteri diventano insensibili all’azione dei farmaci, aumentano i casi in cui per curare una malattia infettiva i medici devono provare diversi tipi di antibiotici, il tempo di cura si allunga, le complicazioni si moltiplicano così come i pericoli per i malati.
Bisogna cambiare rotta in fretta, altrimenti interventi come i trapianti, i parti cesarei e tutta la chirurgia in generale ma anche la chemioterapia potranno diventare molto meno sicuri di quanto sono oggi.
Le cose da fare: trovare il modo di incentivare le aziende a investire in nuovi farmaci efficaci, usare meglio quelli che abbiamo, poiché una delle ragioni per cui gli antibiotici a volte non funzionano più è che vengono usati a sproposito (un classico errore è prenderli per infezioni virali e non batteriche).
Infine, ricordiamoci che le infezioni vanno curate ma anche prevenute: le vaccinazioni, le buone abitudini igieniche, le buone pratiche in ospedale, il cibo sano e il sesso sicuro sono tutti strumenti che ci salvano la vita.