Corriere della Sera - Io Donna
«Ho cantato le canzoni degli Abba per mesi, tirando scemi i miei ragazzi che non ne potevano più di sentire «No, papà, nooo!»
Peccato che Meryl Streep appaia solo nelle scene finali.
Oh, mi è mancata davvero. Io la adoro, siamo diventati amici e provo per lei una grande ammirazione, sia come attrice che come persona. Credo che col personaggio di Donna abbia conquistato i cuori di tutti.
Ci racconti del vostro duetto Winner Takes It All.
Ho ancora davanti agli occhi quella scena. Eravamo in cima a una montagna, in un giorno di immensa bellezza, con una canzone stupenda da interpretare. Io ripetevo a me stesso: «Ascolta bene la canzone, segui le tue emozioni e sii presente con Meryl. Sii il tuo personaggio». Meryl mi ha trascinato e colpito al cuore. Infine, quella lunga corsa sulla montagna, sia per salire che per scendere a valle, certo non la dimenticherò facilmente! (ride).
A lei cantare piace sul serio.
Scherza? Eccome. Lo so, non ho grandi doti canore, ma sono irlandese e a noi irlandesi piace cantare, ballare e fare piroette! Per prepararmi al primo film ho cantato le canzoni degli Abba per mesi, tirando scemi i miei ragazzi che non ne potevano più di sentire SOS. «No, papà, no, nooo!». Ma io ho perserverato e, ha visto? Alla fine il nostro album di canzoni (degli Abba) è diventato un disco d’oro e poi di platino!
Era un fan degli Abba negli anni 70?
No, ero piuttosto preso dalla musica della West Coast: Bob Marley, Van Morrison, Jony Mitchell, Bruce Springsteen. E gli U2 naturalmente. Ma come fai a resistere a canzoni epiche e gioiose come Dancing Queen o Mamma Mia? Una volta che ti entrano nel cervello non ti lasciano più.
Avete girato il film in Croazia. Come la ricorda ?
Vis è un’isoletta minuscola e io, per fortuna, ero lì con mia moglie. Girare è un bell’impegno, e ti puoi sentire solo: prepari la valigia, dormi una notte a Belgrado, poi ti sposti a Sofia, e passi per Berlino, Parigi, Roma. Incontrare persone nuove è bello, ma devi