Corriere della Sera - Io Donna
I testi stanno riscrivendo lo slang giovanile: sono le ragazze, e sono riferiti al fare soldi
ascoltato dal 28,6 per cento del pubblico (il pop internazionale raggiunge il 60, quello italiano il 57,5, i cantautori il 49,9), ma è fortissimo fra i più giovani. La fascia dove la penetrazione è maggiore è quella dei 1324 anni con il 51,4 per cento di ascoltatori. Nei più piccoli, non rilevati dalla ricerca, la trap domina. Musica per bambini è la critica con cui hater e puristi del rap liquidano il fenomeno. La risposta l’ha data Ghali. «Felice di far musica per ragazzini». L’ha detto nel testo di Cara Italia, una delle sue hit. E qui entra la questione dei testi. La droga. Si diceva dei testi americani, ma ne gira tanta anche fra le rime della trap ita- canna o affogate nella purple sballo dei millennials a base di sciroppo alla codeina e Sprite. Il dibattito è aperto. Le sostanze stupefacenti sono state protagoniste anche del rock anni Sessanta e Settanta. Heroin dei Velvet Underground non parla di Giovanna D’arco, la Cocaine di J.J. Cale/eric Clapton è proprio quella polvere bianca. Degli anni ’80 resterà nella memoria delle cantonate giornalistiche l’invettiva di Nantas Salvalaggio contro quell’“ebete” e“drogato” di Vascorossiei “cantori dell’eroina” come Lou Reed che procuravano ai giovani “un passaporto per l’altro mondo”. Negli anni ’90 furono i conservatori americani a ottenere l’obbligo di appiccicare l’inutile adesivo cheindicava i contenuti espliciti nei testi delle canzoni: il bollino diventava oggetto di ricerca, altro che dissuasione. Certo con la trap l’età del pubblico di riferimento è scesa ma, spiega Sfera, «ognuno deve ragionare con la propria testa, io parlo solo di me e chi ascolta deve capire che non sono esperienze ripetibili nella sua vita».
Parole Per la treccani
La trap sta anche modificando il linguaggio. Se ne è accorta la Treccani che ha infilato nel vocabolario Bufu, acronimo di By Us Fuck You, più o meno “per noi puoi andare aff...” ma indica anche gli hater. È stato introdotto in Italia dalla Dark Polo Gang, trio romano che a colpi di tormentoni (più che di musica) sta riscrivendo lo slang dei teenager: bibbi sono le ragazze, ghiaccio-ice sono i gioielli, eskere e flexare sono riferiti al fare soldi. Il virus dell’estate è british, buono per ogni occasione in cui si vuole dare un commento positivo. Se volete fare il colpo definitivo buttate lì la latin trap. È la tendenza del momento, trap e suoni latini. Un incubo per chi è cresciuto a pane e rock. «Ma come, non avete sentito Pablo (ovviamente si tratta di Escobar), di Sfera Ebbasta prodotta dal giamaicano Rvssian?».